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Usavano documenti falsi per finanziare l’acquisto di Iphone.

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Il Commissariato Oltrarno ha arrestato due campani colti sul fatto.

Con l'accusa di concorso in ricettazione di documenti d'identità falsi finalizzati alla truffa consumata ieri pomeriggio sono finiti in manette un napoletano di 52 anni e uno di 37. In pochi giorni, i due avevano messo a segno una serie di abili raggiri riuscendo ad ottenere in 5 negozi - tra Parma, Pistoia, Viareggio e Firenze - finanziamenti per l'acquisto di 8 Iphone 4s e 1 televisore 32 pollici. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il modus operandi della coppia era sempre lo stesso: mentre il più giovane controllava la situazione in strada, l'altro entrava nei negozi designati presentando tutta una serie di attestazioni false per aprire una normale pratica di finanziamento: dalla patente di guida, al codice fiscale, alle buste paga, fino agli incartamenti attestanti l'esistenza di un vero conto corrente - acceso di volta in volta in diversi istituti bancari pochi giorni prima dei colpi. Dopo qualche giorno, verificata la documentazione e l'effettiva esistenza dei conti (in tutti i casi risultati poi sempre privi di fondi), le finanziarie davano l'OK e i malviventi si portavano via indisturbati i costosi oggetti. A smascherare questa truffa sono stati gli uomini del Commissariato Oltrarno diretto da Edoardo Polce, che ieri si sono appostati proprio dentro un negozio di telefonia mobile in zona Isolotto dove la coppia aveva già messo in atto la prima parte del loro piano, ovvero aveva già presentato tutto il necessario per aprire la pratica. La cosa aveva insospettito il gestore dell'esercizio commerciale che il giorno prima aveva allertato le forze dell'ordine per una verifica sui documenti esibiti, anche in questo caso, dal 52enne campano. Così dopo aver accertato l'inesistenza della patente di guida presentata dall'uomo, gli operatori in abiti civili si sono piazzati nel negozio confondendosi tra i normali clienti. Quando sotto gli occhi degli agenti, il truffatore ha firmato il contratto intascandosi i due smartphone, è stato seguito fino all'incontro con il complice che l'aspettava fuori. Al momento del controllo il maggiore dei due ha esibito ai poliziotti la patente falsa, riportante la sua foto abbinata a generalità di fantasia. Oltre ai reati contestatigli durante le fasi dell'arresto, per l'uomo è scattata anche una denuncia per false generalità a pubblico ufficiale. Non molto distante dal luogo del fatto consumato, gli inquirenti hanno poi scoperto anche l'auto utilizzata dai due, dove all'interno del bagagliaio hanno rinvenuto l'altra refurtiva ancora imballata. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabili degli arrestati in analoghi fatti consumati con le medesime modalità.
31/03/2012

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