Attesi 800 bambini all'evento organizzato dalla Federazione Italiana Rugby, dall'Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria e dalla Polizia Ferroviaria.
Più di 800 bambini provenienti da tutta la Toscana sono previsti domani, dalle 10 alle 14, allo stadio Lodigiani di viale Paoli a Firenze per la Festa del rugby, organizzata dalla Federazione Italiana Rugby (FIR), dall'Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria (ANSF) e dalla Polizia Ferroviaria. L'evento conclude l'apertura dei campionati nazionali delle scuole, che ha già toccato in ottobre le città di Torino, Bari e Napoli. Sport e gioco per passare una mattinata all'aperto e in allegria, parlando ai ragazzi anche del rispetto delle regole, così importanti sul campo come sui treni e in stazione, spesso frequentati dagli studenti. Il mondo del rugby disapprova, infatti, il comportamento antisportivo, non solo come fatto etico, ma per la sicurezza stessa dei giocatori: come sport di contatto, anche una lieve infrazione delle regole potrebbe provocare infortuni seri, fino a mettere in pericolo la stessa vita. Allo stesso modo, quelle che potrebbero sembrare delle semplice bravate, in stazione possono costare caro. Un treno lanciato a 300 km orari come l'alta velocità ha bisogno di ben quattro chilometri per fermarsi - lungo i quali travolge tutto quello che incontra - e attraversare i binari o oltrepassare la linea gialla, anche per gioco, può essere fatale perché (contrariamente a quello che si crede) il treno non si sente arrivare e si può finire sotto i binari. Uno sport, il rugby, che dovrebbe assomigliare molto al vivere civile (oltreché al lavoro della Polizia): dove per guadagnare la "meta" occorre impegno, fatica, fiducia nei compagni e gioco di squadra. Chi vuole vincere nello sport come nella vita, infatti, non può disinteressarsi dell'errore di un compagno che può compromettere il risultato di tutti; così come, per usare il linguaggio ferroviario, lo sbandamento di una locomotiva o di un semplice vagone fa deragliare l'intero treno. L'obiettivo per tutti è il terzo tempo, quella sportività che a fine partita fa festeggiare insieme con l'avversario. Un fairplay che deve valere ovunque, con chiunque abbia idee diverse che vanno comunque rispettate.IL TERZO TEMPO DELLA SICUREZZA: domani Festa del rugby a Firenze
07/11/2014