Ladri incastrati da una farfalla tatuata e dal fiuto degli investigatori

La Squadra Mobile, a conclusione di intense attività di indagine, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una coppia di ladri

Al termine delle indagini condotte con successo, sotto la direzione del Pubblico Ministero dott. Bocciolini, dagli investigatori della Squadra Mobile, il Giudice per le Indagini Preliminari dott. Frangini ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una donna italiana di 37 anni ed un uomo, anch'egli italiano, di 39 anni, indagati per il reato di concorso in furto aggravato consumato in danno di una gioielleria. Il provvedimento è stato eseguito ieri dagli agenti della IV Sezione-Reati Contro il Patrimonio, guidati dal dott. Balsamo, a conclusione di un'attività investigativa avviata l'8 giugno scorso, immediatamente dopo il furto. In quella data gli indagati, fingendosi interessati all'acquisto di preziosi, si erano recati presso una gioielleria sita in Via de' Servi, chiedendo di visionare dei monili. La titolare aveva mostrato loro bracciali, collane, spille e 18 anelli montati in oro bianco e giallo con incastonate pietre semi-preziose e pietre dure, anelli tutti contenuti in una scatola. I due, manifestato interesse per alcuni degli oggetti mostrati, avevano chiesto alla donna di preparare per ciascuno di essi una confezione regalo, in questo modo costringendola, suo malgrado, a voltare loro le spalle per prendere da un cassetto l'occorrente al confezionamento. In tale frangente, la coppia si era impossessata della scatola contenente gli anelli e, con astuzia, era uscita dal negozio asserendo di dover effettuare un prelievo di denaro presso una vicina postazione-bancomat. Da qui, più nessuna traccia dei due e l'amara consapevolezza nella titolare della gioielleria di aver subito un furto di ingente valore, pari a 10.000,00 €. Immediati il sopralluogo di polizia e l'avvio delle indagini, svolte a ritmo serratissimo dopo le dichiarazioni e gli elementi utili forniti dal titolare di un'altra gioielleria sita in Via de' Servi. Questi, infatti, saputo dell'accaduto, ha riferito che, in quella stessa data, poco prima del furto, un uomo ed una donna, dalla descrizione dettagliata esattamente corrispondente a quella fornita dalla vittima, si erano recati anche nel suo negozio, verosimilmente con il medesimo intento criminoso ma senza portarlo a termine. Analizzate accuratamente le dichiarazioni dei due titolari e visionate le immagini registrate dai sistemi di video-sorveglianza interna, gli inquirenti hanno notato sul dorso della donna un piccolo ma significativo segno, una farfalla tatuata rivelatasi poi preziosa nel corso dei lunghi e certosini riscontri fotografici e documentali. Il dato caratteristico della farfalla e le comparazioni fisiognomiche tra i soggetti ripresi dalle telecamere e le foto riproducenti gli indagati - ambedue con una lunga serie di precedenti anche specifici - hanno condotto gli inquirenti alla coppia di ladri, subito riconosciuti dalla vittima del furto come la donna e l'uomo che, l'8 giugno, l'avevano derubata dei 18 anelli. I due sono stati, altresì, riconosciuti dal titolare dell'altra gioielleria come i due che erano entrati, poco prima del furto, nel suo negozio.