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Eseguite 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 40 perquisizioni

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Colpita al cuore un’organizzazione criminale, composta da albanesi ed italiani, dedita allo sfruttamento della prostituzione ed al traffico di sostanze stupefacenti.

Nella mattinata di martedì 9 aprile u.s., la Squadra Mobile ha eseguito 40 perquisizioni domiciliari e 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini albanesi ed italiani appartenenti ad un sodalizio dedito allo sfruttamento della prostituzione ed al traffico di sostanze stupefacenti. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P. dr.ssa Erminia Bagnoli a conclusione di un filone di indagine coordinato dal P.M. dr. Luigi Bocciolini, che ha avuto inizio nel secondo semestre del 2011. Le attività svolte hanno consentito di portare alla luce e smembrare un'autentica organizzazione criminosa ben radicata sul territorio, che gestiva un corposo giro di prostitute e mirava a detenere "il monopolio" di questa attività illecita nella zona Nord di Firenze (Viale Guidoni, Via di Novoli, Viale degli Astronauti). Un monopolio da realizzare anche attraverso l'uso delle armi: al termine delle perquisizioni, infatti, sono state sottoposte a sequestro armi utilizzate per veri e propri raid punitivi contro altri sodalizi "colpevoli" di voler invadere l'area di competenza dell'organizzazione italo-albanese. Il meretricio era esercitato da ragazze di nazionalità albanese e rumena, queste ultime legate da rapporto di coniugio con i "protettori" albanesi: matrimoni evidentemente contratti al solo fine di regolarizzare la posizione dei criminali stranieri sul territorio italiano. Nei confronti di una delle giovani è stata accertata dagli inquirenti anche la violenza sessuale, consumata ripetutamente da uno dei sodali: sul punto non si esclude che tale brutale condotta sia stata posta in essere anche nei confronti di altre donne sfruttate e/o anche da altri sodali. L'attività di meretricio veniva praticata sia per strada che in domicili privati: in quest'ultimo caso, i clienti venivano adescati in strada e da qui condotti all'interno di abitazioni, concesse in locazione all'organizzazione criminale da un pensionato fiorentino - incensurato - il quale prestava, dietro lauto compenso, ampio supporto logistico ai criminali. Supporto veniva reso all'organizzazione anche da un secondo fiorentino - pure incensurato - di professione panettiere, il quale impiegava il proprio furgone non solo per le consegne notturne di merci ma anche per il "trasporto" delle prostitute, provvedendo in particolare ad accompagnarle presso le rispettive abitazioni al termine "dell'orario di lavoro". Nei confronti dei due si è proceduto alla denuncia per il reato di favoreggiamento dello sfruttamento della prostituzione. Quanto al traffico di sostanze stupefacenti, il sodalizio cedeva droga da immettere nel "mercato locale": tra i "clienti abituali" sono stati individuati alcuni cittadini italiani che acquistavano lo stupefacente per lo spaccio sulle piazze cittadine. Durante le investigazioni - nel corso delle quali sono state sequestrate complessivamente 2 kg di eroina e 500 gr di cocaina - è stato perquisito (ma non indagato) anche un fiorentino, rivenditore di autovetture usate, il quale poneva a disposizione dell'organizzazione criminosa i veicoli in carico presso la propria concessionaria, ricevendo in cambio "dosi" per uso personale.
11/04/2013

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