Sgomberato l'ex albergo "El Paso" di via Baracca

Durante le operazioni, insieme alla Polizia e ai Carabinieri, sono intervenuti i Servizi Sociali del Comune.

Questa mattina personale dellaQuestura e dell'Arma dei Carabinieri ha sgomberato l'ex albergo "El Paso" di via Baracca,occupato nei giorni scorsi da alcuni cittadini ghanesi, arrivati in Italia durante la crisi libica. Nota è, infatti, l'attivazione del sistema nazionale di protezione civile, nonché le misure umanitarie di protezione temporanea in materia di assistenza e di soggiorno di cittadini stranieri, conseguenti al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 aprile 2011, con il quale era stato dichiarato lo stato di emergenza umanitaria nell'intero Territorio Nazionale, per l'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa. L'occupazione, avvenuta nei giorni scorsi ed appoggiata dal Movimento di Lotta per la Casa, si è verificata a seguito della scadenza di tale piano di emergenza, più volte prorogato; infatti, lo scorso 28 febbraio, i rifugiati hanno dovuto lasciare i molti centri, insediati su tutto il territorio nazionale, nonché nella regione Toscana e nella Provincia di Firenze, destinati alla loro accoglienza. Al momento dell'intervento, che si è svolto senza alcuna problematica sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, sono stati identificati, all'interno della struttura recettiva, nove cittadini di origine ghanese ed uno del Burkina Fasu, che, grazie all'ausilio del personale dei Servizi Sociali del Comune di Firenze, sono stati avviati presso altre strutture in disponibilità del Comune. A tali cittadini è stato rilasciato, successivamente all'ingresso in Italia, il permesso di soggiorno per motivi umanitari o per protezione sussidiaria, in relazione alle decisioni della "Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale" di Firenze. Grazie al permesso di soggiorno rilasciato per un anno e successivamente rinnovabile, i cittadini africani potranno svolgere attività lavorativa ed essere così inseriti in un progetto di inclusione sociale. Al termine delle operazioni, l'albergo è stato restituito alla società proprietaria che, al momento, sta provvedendo alla messa in sicurezza dell'immobile.