Per passare inosservato uno dei due utilizzava una tuta da lavoro
Ieri sera, alla stazione di Santa Maria Novella, personale delle Squadre di Polizia Giudiziaria ed Informativa del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana, coordinato dal Vice Questore Aggiunto Lorena La Spina, ha arrestato un milanese di 32 anni ed un fiorentino di 26, nella flagranza del reato di furto aggravato di rame. Intorno alle 19:00, un operatore della polizia ferroviaria, che stava andando a prendere il treno per far rientro a casa, si è imbattuto, nel sottopasso del binario 16, in un giovane con un grosso zaino in spalla appena uscito da un cunicolo sotterraneo. Il poliziotto sapendo che, circa due mesi fa, era stato commesso un furto di rame asportato proprio sotto la stazione, insospettito dalla circostanza, ha subito fermato il ragazzo con l'ausilio dei colleghi della Squadra di Polizia Giudiziaria, allertati del fatto. All'interno dello zaino sono stati ritrovati cavi di rame nudo. Gli agenti sono immediatamente entrati nel cunicolo, aprendo la porta con una delle chiavi trovate addosso al primo arrestato. Dopo circa 200 metri si sono imbattuti in un secondo uomo, il quale, confondendo il rumore dei passi dei poliziotti per quelli del complice, si è affacciato da una stanza trovandosi in un attimo circondato dagli operatori della Polfer. Al momento del controllo, il soggetto indossava i pantaloni di una tuta da lavoro, comunemente in uso alle ditte private che effettuano lavori in ambito ferroviario. A circa 5 metri di distanza, all'interno di un grande locale, gli inquirenti hanno poi rinvenuto numerose matasse di rame nudo attorcigliate - per oltre 400 metri di lunghezza e per un peso di circa 800 kg - oltre ad un trincetto, un cacciavite ed un giubbotto da lavoro con bande fluorescenti. Tali cavi, il cui valore si aggira intorno ai 22 euro al metro, erano stati installati a seguito di un analogo episodio verificatosi proprio all'interno dello stesso cunicolo lo scorso 9 gennaio. Durante l'operazione, la polizia ha sequestrato anche numerosi arnesi usati per tranciare i cavi di rame. Per quanto riguarda il furto di gennaio, quel pomeriggio, verso le ore 18:00, si verificò un improvviso oscuramento dei tabelloni elettronici che segnalano in stazione l'arrivo e la partenza dei treni, con notevoli disagi per tutti i viaggiatori. Dopo vari tentativi, si accertò che alcuni cavi elettrici - relativi all'Impianto di Informazioni al Pubblico - erano stati recisi ed in parte asportati dal cunicolo sottostante, senza riscontrare segni di effrazione alle porte di accesso. Gli accertamenti effettuati dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, a seguito dell'episodio criminoso, hanno consentito di appurare che nella stessa serata due soggetti erano usciti dal cunicolo trascinando con sforzo un carrellino su cui era stato caricato materiale ingombrante. Nel corso dell'operazione, gli investigatori hanno rilevato una serie di corrispondenze - sia in relazione al profilo fisico, che all'abbigliamento indossato - tra gli arrestati e i due soggetti ripresi a gennaio dalle telecamere della stazione Santa Maria Novella.