La Questura contrasta i furti nelle periferie cittadine

Controlli a Novoli e in altre zone della città.

Nella giornata di ieri volanti e poliziotti di quartiere hanno effettuato una serie di servizi mirati alla prevenzione e al contrasto dei furti in appartamento con controlli a persone e mezzi. L'attività si è prevalentemente concentrata in zona Novoli dove sono stati sottoposti a fermo per identificazione 6 cittadini stranieri quasi tutti con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. In via Miccinesi i poliziotti di quartiere hanno arrestato un albanese che era rientrato illegalmente in Italia dopo essere stato espulso dal paese nel 2008 - e quindi prima del periodo di 10 anni imposto dalla legge. L'uomo, 27 anni, ha fornito agli agenti le generalità di un suo connazionale munito di regolare permesso di soggiorno, ma la cosa non ha convinto i poliziotti che hanno smascherato il suo vano tentativo di farla franca. Sempre nell'ambito della prevenzione di furti la polizia ha sorpreso un 18enne cittadino marocchino a bordo di un'auto con nascosti all'interno numerosi strumenti da effrazione. La scoperta è avvenuta ieri sera in via Minghetti dove il giovane è stato fermato dalla volante di zona mentre guidava un'utilitaria senza patente. Oltre a nascondere tra i sedili una tronchese, una pinza, 9 grimaldelli e un grosso taglierino, il ragazzo aveva addosso un cellulare che dai primi accertamenti è risultato rubato qualche mese fa a Firenze. Sul telefonino era infatti ancora impostato il "profilo facebook" della legittima proprietaria che contattata ha riferito di aver subito il furto dell'oggetto la scorsa primavera a Santa Croce. Il magrebino è stato denunciato per possesso di arnesi atti allo scasso ed oggetti atti ad offendere, ricettazione del telefono e guida senza patente. Nel pomeriggio sono inoltre finite nei guai 2 cittadine romene di 40 e 55 anni che intorno all'ora di pranzo avevano messo a segno con una loro connazionale minorenne un colpo in un negozio di Corso Tintori. Dopo aver arraffato alcune magliette - circa 150 euro di valore commerciale - sotto l'occhio delle telecamere di sorveglianza dello "store", le tre si sono allontanate verso i Lungarni inseguite dal titolare dell'esercizio che aveva assistito alla scena del furto. In contatto con il 113, l'uomo ha dato precise indicazioni sulla via di fuga delle fuggitive pochi attimi dopo bloccate dalle volanti all'altezza di piazza Piave. La polizia ha recuperato anche la refurtiva che le tre avevano gettato dentro un cassonetto dei rifiuti lungo la strada. Le due donne sono state arrestate per furto aggravato in concorso mentre la minore è stata denunciata e riaffidata ai familiari.