Sorpresi 2 fratelli a rubare su auto in sosta nella zona dello Statuto

Arrestati dalle volanti mentre viaggivano entrambi a bordo di uno scooter rubato

Sono due fratelli fiorentini di 27 e 29 anni le persone arrestate dalle volanti la scorsa notte in zona Statuto con l'accusa di furto aggravato continuato in concorso su autovetture Entrambi volti già noti alle forze dell'ordine per i loro numerosi e specifici precedenti di polizia, sono stati sorpresi dagli agenti poco dopo la mezzanotte a bordo di uno scooter in via Lorenzo il Magnifico, impegnati ad osservare attentamente gli interni delle auto in sosta. Ovviamente la cosa ha insospettito la polizia che a distanza si è messa dietro al ciclomotore risultato poi rubato il giorno prima nell'empolese. Quando i due sono stati bloccati in piazza Leopoldo, hanno tentato di nascondere alla vista degli operatori 2 smartphone, stringendo i costosi telefonini tra le mani. I poliziotti hanno subito intuito che gli oggetti erano il bottino di un furto appena consumato: consultando la rubrica sono velocemente risaliti ai legittimi proprietari e di conseguenza alle due autovetture dalle quali erano stati asportati pochi attimi prima, proprio in Lorenzo il Magnifico. Recuperati ciclomotore e refurtiva - compresi un paio di occhiali da sole portati via da una delle vetture colpite dai malviventi - la polizia ha trovato addosso al più giovane degli arrestati anche un "martelletto frangi-vetro" utilizzato per mettere a segno i colpi sui mezzi. Questa mattina il processo per direttissima presso il Tribunale di Firenze. Martedì altre due persone sono finite in manette, entrambe catturate dalla Squadra Mobile di Firenze in esecuzione a recenti ordini di carcerazioni emesse dall'Autorità Giudiziaria del capoluogo toscano. Si tratta di un fiorentino di 25 anni, condannato a 11 mesi di reclusione per furto aggravato in appartamento e di un 65enne marchigiano, sul quale pendeva una condanna a 4 anni di carcere per un episodio di alcuni fa a seguito del quale è stato riconosciuto colpevole, in via definitiva, del reato di sfruttamento della prostituzione. I due si trovano ora a Sollicciano.