Catturato un altro topo d’appartamenti.

Lo hanno inchiodato le sue impronte digitali lasciate sul luogo del delitto.

Venerdì scorso un altro topo d'appartamenti è finito a Sollicciano dopo essere stato catturato nell'empolese dalla Squadra Mobile di Firenze e dal Commissariato di zona. Si tratta di un georgiano di 26 anni nei cui confronti il Tribunale di Firenze (nella persona del GIP Dr. Antonio Banci su richiesta del P.M. Dr.ssa Christine Von Borries) aveva emesso un ordine di cattura ritenendolo responsabile di un furto presso un'abitazione in via Inghirami avvenuto il 5 luglio. Quel giorno, la figlia 21enne della padrona di casa mentre si trovava in camera fu svegliata da alcuni rumori. Affacciatasi poi sul corridoio si trovò di fronte due uomini che si diedero alla fuga, non prima però di aver arraffato qualche migliaio di euro in gioielli. Volanti e Polizia Scientifica fecero un accurato sopralluogo scovando un paio di impronte digitali su una scatola maneggiata dai malviventi. La successiva attività investigativa della Sezione Reati contro il Patrimonio permise di abbinare quelle impronte al volto di uno dei ladri, già schedato a seguito di un suo precedente arresto (sempre per furto in appartamento) nel marzo 2010. L'uomo, nullafacente e senza fissa dimora, è stato preso dagli inquirenti dopo mirate ricerche che venerdì hanno portato al suo rifugio in via Marchetti ad Empoli, gli agenti della Questura di Firenze e del locale Commissariato di p.s.. Durante la perquisizione sono stati trovati altri oggetti e monili in oro di dubbia provenienza per i quali continuano le indagini della Mobile per risalire alle eventuali parti lese oltre che al complice dell'arrestato.