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Arrestato azerbaigiano per lesioni, minacce e resistenza a p.u.

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Si asserraglia all’interno dell’alloggio riservato alla propria famiglia in una struttura della Caritas, alla vista degli agenti si recide i tendini di un polso, li minaccia di morte e li aggredisce in modo furioso.

E' accaduto ieri alle ore 14.30 circa, allorquando alla centrale operativa della Questura è pervenuta la segnalazione di un uomo che, all'interno della struttura gestita dalla Caritas in Via Pieragnoli, "Villa Pieragnoli", asserragliatosi in una stanza con moglie e figlia, stava arrecando grave disagio e panico alle persone ivi presenti. L'uomo, un cittadino dell'Azerbaigian del '70, titolare di permesso di soggiorno, era già conosciuto per atteggiamenti aggressivi e intimidatori posti in essere, in passato, nei confronti della propria famiglia e delle persone che alloggiano nella struttura anzi citata. Tra l'altro, da tempo mostrava una certa reticenza ad osservare le fondamentali regole di convivenza civile atte a garantire la pacifica convivenza all'interno della struttura che lo ospitava. La trascorsa giornata, senza ragione alcuna, aveva deciso di non consentire, alla Direttrice della struttura di effettuare, a mezzo personale specializzato, alcune opere di manutenzione straordinaria all'interno della unità abitativa da egli occupata, asserragliandosi a suo interno con la propria famiglia. Alla vista degli agenti delle volanti, intervenuti con particolare sollecitudine sul posto, l'uomo, incurante delle richieste ad egli indirizzate di abbandonare i locali occupati, ha impugnato una lama di un rasoio ed ha iniziato a minacciare i poliziotti proferendo parole come "sono sopravvissuto per anni interi ai poliziotti russi, a voi ci metto un attimo a tagliarvi la gola uno ad uno con questo". Il tutto, tra l'altro, avveniva dinanzi ad una moglie ed una figlia attonite, disperate e terrorizzate. Con la stessa lama, l'uomo, probabilmente in preda ad un attacco di follia, improvvisamente si è procurato due tagli profondissimi agli avambracci, che hanno generato un'ampia perdita di sangue, sparso per l'intera stanza. Al contempo, il folle continuava a minacciare di morte gli agenti, confidando evidentemente nel fatto che il sangue ed la lama impugnata avrebbero, se non impedito, quanto meno reso difficoltoso l'intervento degli stessi. Proprio nel momento in cui l'indomabile individuo ha minacciato di tagliarsi la gola, con un'azione repentina, in spregio a qualsivoglia forma di pericolo, gli agenti delle volanti dopo una accesa colluttazione, gremita da un bagno di sangue, sono riusciti a disarmare ed ammanettare l'uomo. Nel corso della colluttazione questi, ha tentato a più riprese di sottrarre l'arma in dotazione agli agenti, nonché di liberarsi con calci e pugni. Definitivamente immobilizzato e posto in sicurezza, l'azerbaigiano è stato tratto in arresto per lesioni, minacce e resistenza a p.u, nonché per tentata rapina e danneggiamento aggravato.
28/06/2011

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