Mandano in frantumi il semaforo della tramvia con un petardo.

In meno di 10 ore la Digos fiorentina individua i responsabili della bravata: sono due studenti di 22 anni incensurati.

Indagine lampo della Digos diretta dal Dr. Stefano Buselli: in meno di 10 ore gli uomini guidati dal Vice Questore Aggiunto Roberto Ricciardi hanno individuato i responsabili dello scoppio di un petardo di grosse dimensioni che intorno alle 2.00 della scorsa notte, all'incrocio tra via Fratelli Rosselli e Jacopo da Diacceto, ha mandato in frantumi il semaforo pedonale della tramvia. Immediata la risposta degli inquirenti che dopo aver raccolto alcune testimonianze, si sono messi subito all'opera visionando secondo per secondo le immagini del circuito di videosorveglianza cittadina. Ne è seguita la scoperta di alcune sequenze che riprendono un soggetto vestito di scuro, volto travisato e capelli lunghi scuri che, dopo aver collocato il rudimentale ordigno sul semaforo (fissandolo con del nastro adesivo), scappa in direzione degli edifici ubicati sul lato opposto della strada. Le successive attività investigative, basate su un capillare censimento degli abitanti della zona e delle persone che erano transitate proprio da quell'incrocio, hanno consentito di focalizzare l'attenzione su un appartamento non lontano dall'area interessata dallo scoppio. In mattinata, i sospetti degli investigatori hanno poi trovato conferma con la perquisizione del locale, durante la quale è stato rinvenuto materiale pirotecnico e altri oggetti della stessa tipologia di quelli utilizzati per assemblare il congegno esplosivo. Tutto il materiale sequestrato era nelle disponibilità di due giovani aretini, entrambi ventiduenni e studenti, iscritti rispettivamente alla Facoltà di Scienze Politiche e di Scienze Biologiche Fisiche Naturali dell'Università di Firenze. I due giovani, che hanno ammesso le proprie responsabilità, escludendo qualsiasi motivazione di carattere politico, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, attentato alla sicurezza dei trasporti ed esplosioni pericolose. Firenze, 11 maggio 2011