La notte precedente aveva malmenato una 31enne in strada. Si tratta di un moldavo finito poi in manette per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio.
Domenica notte in via degli Alfani aveva malmenato in strada una ragazza procurandole lesioni gravi al volto. La donna, una 31enne originaria della Bielorussia, aveva riferito agli agenti che a ridurla in quello stato era stato il fidanzato del quale però era in grado di fornire solo il nome di battesimo e un numero di cellulare. Raccolti questi pochi elementi, gli uomini della Sezione Criminalità Extracomuniaria e Buoncostume coordinati dal Sostituto Commissario Erminia Del Prete si sono immediatamente attivati alla ricerca dell'uomo. Dall'utenza cellulare sono inizialmente risaliti ad una donna di nazionalità ucraina alla quale gli inquirenti hanno subito fatto visita presso la sua abitazione nella provincia di Firenze, senza però ottenere alcuna informazione utile. Successivi sviluppi investigativi derivati da altre dichiarazioni della parte lesa, hanno permesso di accertare un'altra utenza cellulare in uso al suo aggressore, ma da questo attivata con false generalità. I poliziotti, tramite accertamenti incrociati con banche dati internazionali, sono però riusciti abilmente ad abbinare quei dati di fantasia ad un volto con un nome reale. Si tratta di un moldavo di 31anni (con precedenti di Polizia) che risultava aver avuto una relazione proprio con la donna ucraina che non era stata in grado di fornire alcuna indicazione agli agenti. In serata gli investigatori sono andati a farle di nuovo visita, scoprendo questa volta nella sua abitazione tracce di un uomo che frettolosamente (tra i due controlli) pensava di aver trovato un rifugio lontano da occhi indiscreti. I sospetti sono stati confermati quando il ricercato, ignaro di tutto, si è presentato alla porta dell'abitazione suonando il campanello: dopo una breve fuga è stato bloccato e ammanettato dalla Polizia. Tra i suoi effetti personali sono stati rinvenuti alcuni indumenti sporchi di sangue (descritti minuziosamente dalla vittima) oltre ad una patente moldava falsa e ad una Carta di Identità romena contraffatta che l'extracomunitario avrebbe potuto utilizzare per circolare liberamente in tutta Europa. Al momento il moldavo è stato arrestato per possesso di documenti falsi, ma la sua posizione potrebbe essere aggravata in base alla prognosi definitiva della sua vittima, ancora sotto osservazione in ospedale. Finita sul registro delle persone indagate per favoreggiamento la donna ucraina che aveva dato ospitalità all'arrestato tentando di depistare le indagini. Firenze, 15 marzo 2011La Mobile rintraccia in meno di 24ore l’autore di un pestaggio
15/03/2011