Ancora 2 arresti per droga della Mobile in due appartamenti a Novoli.

Finiscono in manette fornitore e venditore; quest’ultimo figlio di un noto spacciatore arrestato dalla polizia nell’autunno scorso.

Sono altri 2 gli arresti per droga messi a segno dalla Squadra Mobile fiorentina diretta da Filippo Ferri in due appartamenti a Novoli. Uno in particolare fu scenario nel settembre scorso di una maxisequestro di eroina e della cattura di un noto spacciatore di origini napoletane. Nell'occasione, sempre la Mobile, rinvenne più di 200 fiale di sostanza stupefacente. Ieri pomeriggio a cadere nella rete della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso guidata dal Vice Questore Aggiunto Gianluigi Manganelli, sono stati un transessuale del'51 e proprio il figlio dell'uomo arrestato 6 mesi fa in circostanze analoghe. Dopo il suo arresto gli agenti non avevano mai perso di vista quell'abitazione in via Piaggia, ritenendo che l'attività illecita del noto spacciatore partenopeo era stata ereditata dagli altri inquilini della casa. I sospetti degli investigatori hanno trovato conferma ieri pomeriggio quando un 30enne campano (già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a seguito di un trascorso arresto della polizia sempre per droga) è uscito dal suo appartamento per cedere ad un acquirente per le scale due dosi di eroina (1,82 grammi). Ed è qui che gli agenti ben appostati sono intervenuti irrompendo nella casa dove hanno rinvenuto i proventi dell'attività: quasi 2500 euro in contanti. L'appostamento aveva permesso di appurate che a rifornire lo spacciatore finito in manette era un trans residente a pochi passi nella strada adiacente. Durante la stessa operazione sono state sequestrate a casa di quest'ultimo 16 fiale di eroina (14,35 grammi rinvenuti nelle tasche di un giubbino da donna) e 20 flaconi di metadone detenute illegalmente dal compagno. Venditore e fornitore sono stati entrambi accompagnati a Sollicciano, mentre per l'uomo trovato col metadone è scattata la denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti. Firenze, 9 marzo 2011