Aveva utilizzato la posta elettronica dell’amica per cancellarla da tre corsi universitari a numero chiuso. La polizia Postale di Firenze scopre la responsabile e la vittima dell’abuso informatico viene riammessa all’Università.
Da mesi accedeva abusivamente alla posta elettronica di una ragazza universitaria di 20 anni sbirciando tutta la sua corrispondenza. L'autunno scorso l'amara svolta: l'ignara vittima scopre all'Università di essere stata cancellata da ben tre corsi di laurea per professioni sanitarie a numero chiuso ai quali era stata ammessa dopo severe selezioni. Come da regolamento non può essere riammessa perche risulta aver espressamente rinunciato con tanto di E-mail di conferma: i corsi iniziano e lei non può neanche frequentare come semplice uditrice. La giovane studentessa capisce subito che qualcuno ha utilizzato abusivamente il suo indirizzo di posta elettronica e senza perdere tempo si rivolge immediatamente alla Polizia delle Comunicazioni di Firenze. Gli agenti del Web diretti dal Dr. Alfredo Pinto passano al setaccio tutti gli elementi riconducibili alle E-mail incriminate e scoprono rapidamente che sono state tutte inviate da un'unica utenza fissa. Si tratta di una connessione ad Internet privata riconducibile ad una coetanea della vittima (anch'essa fiorentina), da lei stessa venuta a conoscenza della sua password quando si frequentavano. Vistasi scoperta non ha potuto far altro che ammettere il fatto finendo sul registro delle persone indagate per i reati di accesso abusivo a sistema informatico e sostituzione di persona. A spingere l'indagata a compiere un simile gesto sarebbero stati risentimenti personali che potevano rischiare di far perdere un anno di studi alla parte lesa, riammessa invece a pieno titolo ai corsi a conclusione di un risolutivo e rapido intervento della Polizia Postale fiorentina. Firenze, 17 dicembre 2010Scoperta dalla Polizia Postale la responsabile di un abuso informatico
17/12/2010