La Mobile smantella una centrale di smistamento di eroina

Arrestato un albanese in possesso di un passaporto falso, sequestrati 33,5 chili di eroina, 14.600 euro, materiale per il confezionamento di grosse partite di stupefacenti.

L'importante scoperta che ha portato al sequestro di quasi 35 chili di eroina e poco meno di 15.000 euro in contanti, oltre all'arresto di un cittadino albanese, è avvenuta la scorsa notte all'interno di un appartamento recentemente sospettato dagli inquirenti fare da cornice a un giro di prostituzione e droga. La scorsa sera, gli investigatori della Squadra Mobile diretta dal dr. Filippo Ferri hanno voluto vederci chiaro e gli uomini della Sezione "Criminalità Straniera e Prostituzione" coordinati dal Sostituito Commissario Erminia Del Prete si sono pazientemente appostati nella zona con gli occhi puntati proprio su quell'abitazione. Poco dopo la mezzanotte è arrivata la svolta all'operazione: un giovane albanese (23 anni, incensurato) si è avvicinato al portone attirando le attenzioni di tutti gli operatori che hanno così deciso di procedere al controllo. L'uomo agilmente si è dato alla fuga, scalcando le recinzioni dello stabile per acquattarsi dietro una siepe dopo è stato però tradito dal suo affannoso respiro. Durante la corsa si era liberato di un mazzo di chiavi che sono poi risultate essere proprio dell'appartamento in questione che gli inquirenti hanno deciso di passare al setaccio alla ricerca del motivo di quella precipitosa fuga. Quando gli agenti hanno cominciato a mettere mano all'interno delle stanze è cominciata a saltar fuori eroina da tutte le parti oltre a tutto l'occorrente per il confezionamento di grosse partite di stupefacenti (presse in metallo per confezionare i panetti da mezzo chilo, una grossa macchina - made in Albania - in gergo chiamata "frullino" per tagliare la sostanza grezza, ecc). La droga era stata sapientemente stivata in ogni possibile posto immaginario: alcune bustine nelle tazze del latte in cucina, panetti più consistenti all'interno di una valigia nel ripostiglio e perfino dentro il cesto della biancheria in bagno. Tra i 64 panetti sequestrati, 10 erano ancora da tagliare, facendo quindi supporre un ulteriore aumento quantitativo a lavoro ultimato. Dentro un lampadario a muro erano stati nascosti ben 14.600 euro in contanti e nella camera da letto è stata trovata una pistola fortunatamente a salve (con svariati munizioni) anche se priva del prescritto tappo rosso di sicurezza. Nonostante le chiavi di casa erano in possesso all'albanese, l'uomo ha tentato di negare il suo coinvolgimento nella vicenda, asserendo di non abitare là; ma durante la perquisizione ad incastrarlo definitivamente ci ha pensato la ricevuta di uno scontrino riportante dati riconducibili al cellulare e alla scheda SIM a lui in uso. Allo straniero, finito in manette per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sembrano aggiungersi anche altri guai: durante il controllo era addirittura in possesso di un falso passaporto albanese smascherato dall'occhio esperto degli inquirenti e sul comodino era poggiato un orologio di dubbia provenienza: un Eberhard di ingente valore con cassa in oro. Oggi il Questore Zonno ha espresso il suo compiacimento agli uomini della Mobile ricordando che la continua e costante presenza sul territorio della Polizia unita all'attività investigativa, sono la ricetta vincente per il contrasto alla criminalità diffusa. Ha inoltre evidenziato l'importanza fondamentale della partecipazione attiva dei cittadini alla sicurezza e della sinergia tra la Polizia di Stato ed il corpo sociale nell'ottica della c.d. "sicurezza partecipata".