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Polizia: 18 fermi per identificazione, 2 arrestati, 14 denunciati.

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Controllo del territorio all’insegna della prevenzione dei reati predatori, dell’illegalità diffusa, della clandestinità e dell’abusivismo commerciale: 359 le persone controllate in ambito cittadino

Dal pomeriggio di ieri le volanti della Questura e del Reparto prevenzione Crimine Lazio hanno effettuato controlli in ambito urbano mirati al contrasto dei reati contro il patrimonio, dell'immigrazione clandestina e dell'abusivismo commerciale. Sono 359 le persone identificate durante la giornata. Le volanti, i poliziotti di quartiere e le moto volanti "Nibbio" hanno concentrato i controlli nelle piazze e nelle vie fiorentine; gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Lazio hanno predisposto dei posti di controllo agli imbocchi delle arterie stradali di maggiore afflusso, nelle periferie nord e sud, anche allo scopo di intercettare possibili pendolari del crimine. Il mal tempo non ha scoraggiato i venditori abusivi: sono stati sequestrati 361 articoli e nella zona del centro storico un senegalese è stato sanzionato con una multa da 5000 euro. In via Palazzuolo intorno alle ore 23.00 sono state identificate 9 persone in strada tra cui un marocchino e uno originario di Capoverde; sottoposti entrambi a fermo per identificazione, sono stati denunciati in quanto irregolari. A fine serata sono stati 18 in totale i soggetti finiti in Questura in stato di fermo per identificazione al termine di serrati controlli in particolare nella zona del mercato di San Lorenzo, via della Scala, via Palazzuolo e Piazza Stazione. Tra questi, 14 (di nazionalità albanese, marocchina, georgiana e senegalese) sono stati denunciati a vario titolo per il reato di immigrazione clandestina. Uno di loro, un 29enne marocchino, è stato arrestato per la violazione dell'Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale. Due georgiani irregolari (uno del 72 e l'altro del 74) fermati all'interno della galleria commerciale della stazione centrale sono stati sorpresi con tutto l'occorrente per i taccheggi nei negozi: una borsa a tracolla nera schermata per eludere i sistemi di controllo e un paio di tronchesi per rimuovere le placche antitaccheggio. Per compiere i taccheggi, là dove non è possibile rimuovere le protezioni di sicurezza, gli oggetti rubati vengono generalmente riposti con abili mosse all'interno di borse di medie dimensioni (generalmente di colore scuro) dove in mezzo alle fodere vengono abilmente cuciti strati di carta d'alluminio allo scopo di schermarne il contenuto. Solo pochi giorni prima, lo scorso 3 novembre per la precisione, la coppia finì a Sollicciano in stato di fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione dopo essere stata fermata dalla Polfer (sempre nei pressi della stazione centrale) con una quantità considerevole di profumi di marca di dubbia provenienza; anche in quell'occasione furono trovati in possesso di una borsa schermata e di un paio di tronchesi. Ieri, entrambi sono stati denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso e come per gli altri clandestini, nei loro confronti sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale. In guai ancora più seri è finito un marocchino di 40 anni, anch'egli clandestino, finito in manette per rapina dopo aver perpetrato in mattinata un furto all'interno del centro commerciale in via del Gignoro. Per guadagnarsi la fuga, lo straniero ha reagito violentemente contro l'addetto interno alla sicurezza che lo aveva sorpreso dopo un taccheggio di una ventina di schede di memoria (per apparecchiature multimediali) e generi alimentari per un valore complessivo di 500 euro. L'uomo (che annovera a suo carico alcuni precedenti di polizia) è stato catturato dalla volante in via del Mezzetta. Firenze, 10 novembre 2010
10/11/2010

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