Arrestati 2 cittadini stranieri già sottoposti a obblighi di legge.

I provvedimenti sono stati eseguiti dal Commissariato di P.S. di Rifredi.

In questi ultimi giorni gli agenti del Commissariato Rifredi Peretola diretti dal Commissario Capo Sandro Nencioni hanno tratto in arresto due cittadini extracomunitari, del Perù e dell'ex Jugoslavia, dando esecuzione a due provvedimenti della Procura della Repubblica di Firenze che ha revocato rispettivamente: nel primo caso, la misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale; nel secondo caso, la misura di sicurezza non detentiva della Libertà Vigilata. In particolare, il cittadino peruviano, già condannato per ricettazione e per mancata esibizione di documenti d'identità, godeva dei benefici di legge che comunque gli impedivano di abbandonare il proprio domicilio dalle ore 22,00 alle ore 5,30. A seguito dei controlli serali degli agenti del Commissariato di Rifredi che avevano verificato la reiterata assenza nell'abitazione, l'uomo era già stato formalmente diffidato dal Magistrato di Sorveglianza alla rigorosa osservanza delle prescrizioni imposte. Proprio in occasione della notifica della diffida, gli agenti di Rifredi hanno verificato che lo straniero era nuovamente assente nell'abitazione. Per quanto riguarda il cittadino di origini slave, già condannato in passato per numerosi reati, era stato sottoposto alla misura di sicurezza non detentiva della libertà vigilata. Le immediate segnalazioni di quest'ufficio relative al fatto che il soggetto era stato trovato per l'ennesima volta alla guida di un veicolo senza la patente dando diverse generalità e subendo in ragione di ciò la custodia cautelare in carcere dall'8.8.10 al 19.8.10, e che non si era presentato in più di un'occasione presso questo Ufficio di Polizia ogni lunedì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 come prescritto, hanno determinato la decisione del Tribunale di Sorveglianza di richiedere alla Procura di Firenze la trasformazione della misura di sicurezza non detentiva in quella detentiva dell'assegnazione ad una casa di lavoro per la durata minima di 1 anno.