Si lancia nel vuoto dal muro dell'argine dell'Arno, afferrata per un braccio dagli agenti in extremis.
Erano circa le 05,30 della scorsa notte, quando una volante della Polizia nel transitare in Piazza Poggi notava, all'interno dei giardinetti, una donna in piedi sul muro dell'argine del fiume. Gli agenti allora cercavano di avvicinarsi alla donna per comprendere le sue intenzioni, ma questa, notata la presenza dei poliziotti, scavalcava il parapetto e rimaneva in bilico su di uno stretto cornicione, sospesa ad un'altezza di 10 metri. Compresa la pericolosità e drammaticità della situazione, i poliziotti cercavano di calmare la ragazza, ma questa, in lacrime e fortemente agitata, dichiarava più volte di volerla fare finita. Poi improvvisamente la situazione precipita: la donna lasciava la presa dal parapetto, lanciandosi nel vuoto. Gli agenti, distanti un metro da lei, con grande prontezza di riflessi riuscivano ad afferrarla per un braccio e con notevole fatica riuscivano a recuperarla prendendola per la cintura dei pantaloni, mettendola al sicuro dopo interminabili secondi in cui la ragazza rimaneva sospesa sul vuoto. Veniva subito richiesto l'intervento di un'autoambulanza che provvedeva a trasportarla in stato di shock presso l'ospedale di Ponte a Niccheri. La donna risulta essere una trentenne brasiliana e il tentativo di suicidio risulta attribuibile alla fine di una relazione sentimentale con un italiano.