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Spedizione punitiva per il rivale in amore. Peruviano in manette.

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L’episodio risale al 6 giugno scorso. E’ stato identificato e rintracciato dalla polizia.

Aveva visto la vittima in atteggiamenti affettuosi in compagnia di una sua ex fidanzata all'interno di un locale di via Bausi, dove c'era stata una prima discussione. Poi ha seguito il suo "contendente" all'interno di un secondo locale di via Il Prato, dove si è consumata la violenta aggressione. L'episodio si è verificato lo scorso 6 giugno, intorno alle ore 24.00. La vittima, un ventenne peruviano, ha avuto la colpa di aver conosciuto la ex ragazza del suo aggressore, un connazionale di 19 anni, già coinvolto in passato in episodi analoghi. Per lui è scattata l'accusa di tentato omicidio aggravato. L'aggressore, spalleggiato da altri 2 connazionali, una volta raggiunta la vittima, ha colpito il ventenne con caschi e catene che si era procurato prima di raggiungere il locale di via il Prato. Quindi, brandendo un oggetto appuntito, lo ha colpito più volte al torace. Il giovane ventenne, dopo i primi colpi, aveva tentato di rifugiarsi nei bagni del locale, ma invano. E' stato infatti seguito dai tre che hanno continuato la violenza nei suoi confronti, lasciandolo poi a terra completamente coperto di sangue. La vittima, soccorsa sul posto dal personale del 118, è stata poi sottoposta ad un intervento chirurgico per le ferite da taglio riportate al torace, oltre alle lesioni al cranio e alle ferite da corpo contundente al volto. Sull'episodio sono scattate immediatamente le indagini della Squadra Mobile della Questura di Firenze, diretta dal dr. Filippo Ferri. Il primo passo degli investigatori è stato quello di ricostruire la dinamica dei fatti, avvenuti nell'ambito della comunità peruviana. Dopo aver ascoltato la versione della vittima, infatti, gli uomini del dr. Ferri si sono attivati per cercare riscontri alla versione fornita. In particolare, non senza difficoltà, e setacciando gli ambienti dei locali frequentati dai peruviani, sono riusciti a rintracciare ed identificare nelle scorse settimane alcune delle persone coinvolte. Nessun dubbio sulla attendibilità della versione fornita dal ventenne aggredito e sul movente dell'aggressione. La ragazza trovata in compagnia della vittima aveva in precedenza avuto una relazione con l'arrestato, peraltro nota tra i connazionali, che ha fatto scattare la reazione incontrollata. Dopo numerosi riscontri e intrecci delle testimonianze, gli investigatori sono riusciti a risalire al nome dell'aggressore, che è stato poi identificato. Per lui gli investigatori hanno accertato che non era nuovo ad episodi del genere. Oltre a precedenti per reati contro il patrimonio, infatti, nel dicembre del 2009 era stato già denunciato per un episodio analogo avvenuto all'interno di un altro locale della Cascine, in occasione del quale aveva procurato lesioni gravi ad un altro connazionale. Una volta chiuso il cerchio investigativo, gli uomini della Squadra Mobile hanno raccolto gli elementi di prova sulla base dei quali, su richiesta del Pubblico Ministero dr.ssa Mione, il Gip dr. Pezzuti ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
09/07/2010

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