Rubati 500,00 euro. I consigli della Questura per prevenire truffe e raggiri
E' stata truffata da una sedicente impiegata dell'inps che le ha rubato 500,00 euro custodite in un armadio della sua camera. la vittima è un' anziana di ottantaquattro anni residente in via jacopo nardi. ieri mattina intorno alle 12.00 la truffatrice ha bussato alla porta dell'anziana dicendole di dover visionare il libretto della pensione. una volta all'interno ha distratto la sua vittima chiedendole di mostrare anche la tessera sanitaria. a questo punto ha preso i soldi ed è fuggita. sul posto dopo l'allarme al 113 sono giunte le volanti.
La Questura ribadisce l'attenzione rispetto al fenomeno, ricordando alle persone anziane, maggiormente esposte a rischio, di non consentire a sconosciuti di entrare all'interno dell'abitazione con un pretesto qualsiasi. in particolare, viene richiamata l'attenzione su chi si presenta come dipendente della asl, dell'inps, del comune. bisogna tenere presente che tutti i predetti enti non si avvalgono di persone che operano a domicilio. anche nel caso in cui il "truffatore" dovesse presentarsi come un appartenente alle forze dell'ordine, bisogna sempre contattare il 113 o il 112 per la conferma. E' importante in particolari circostanze, come ad esempio per il ritiro della pensione presso gli uffici postali o il prelievo di somme di denaro presso gli sportelli bancari, farsi accompagnare da un parente o un conoscente e, comunque, chiedere aiuto agli impiegati allo sportello. questi ultimi, in presenza di persone anziane che chiedono di prelevare somme di denaro rilevanti, in modo insolito, devono subito chiedere informazioni sul motivo, ed eventualmente allertare il 113. Non è opportuno raccontare a sconosciuti, che magari si avvicinano per strada o supermercati, particolari della propria famiglia, come ad esempio il nome dei propri familiari. in alcuni casi, infatti, il truffatore avvicina l'anziano indicando il nome del familiare per avvalorare la richiesta di pagamento di un debito. un ruolo significativo, quindi, possono svolgerlo anche i vicini di casa ed i parenti delle persone anziane, mantenendo con loro un costante contatto, ricordando loro le precauzioni utili ad evitare possibili raggiri.
I consigli realizzati dalla Questura di Firenze, rivolti non solo alle potenziali vittime, ma anche ai parenti e ai vicini di casa, e, ancora, ai dipendenti degli enti maggiormente coinvolti nei casi di truffe agli anziani, sono visibili anche sul sito della questura, all'indirizzo http://questure.poliziadistato.it/firenze . la Questura prosegue così con la campagna informativa nei confronti delle potenziali vittime, oltre a mantenere un elevato livello di attenzione per la prevenzione del fenomeno, assicurando l'intervento immediato per ogni segnalazione.