Abusivismo commerciale. Rilanciare l’educazione alla legalita’ nelle scuole.

Intervento del Questore Tagliente al convegno “Sviluppo e legalita’” della Cna.

Rilanciare la politica di contrasto all'abusivismo commerciale anche attraverso l'educazione alla legalità nelle scuole. E' questa la nuova frontiera per incidere sulla prevenzione del fenomeno, facendo leva sui potenziali acquirenti fin dall'età adolescenziale. Così il Questore di Firenze Francesco Tagliente, in occasione del convegno "Sviluppo e Legqalità" organizzato dalla Confederazione Artigianato, ha annunciato la nuova linea dell'Ufficio Minori della Divisione Anticrimine, che integrerà il programma per l'educazione alla legalità degli studenti nell'ambito degli incontri periodici con le scolaresche. L'obiettivo è quello di responsabilizzare anche i più giovani sul danno all'economia che l'alimentazione del mercato del falso può generare, nonché sulle ulteriori conseguenze dannose anche per la salute dell'utente che i prodotti contraffatti possono causare. Tra questi, l'attenzione deve essere rivolta principalmente a prodotti curativi alternativi, a prodotti estetici così come ai giochi per bambini. Riflettori puntati anche sull'espansione del fenomeno on line, che vede la Polizia Postale impegnata nel monitoraggio dei siti dedicati alla compravendita in rete. Il fenomeno dell'abusivismo commerciale si presenta particolarmente complesso, ha sottolineato il Questore nel corso del suo intervento, e richiede una diversificazione delle strategie di prevenzione e contrasto con il concorso di tutte le forze in campo. Prioritario è dare continuità e implementare le politiche di partenariato già avviate da oltre un anno nella realtà del capoluogo toscano, soprattutto con il coinvolgimento degli esercenti commerciali, come emerge anche dai dati elaborati con un recente sondaggio, secondo cui l'89% degli addetti del settore commerciale ritiene che le iniziative più efficaci per ridurre il fenomeno sia la maggiore collaborazione tra imprenditori e forze dell'ordine sul territorio. Intanto è necessario proseguire nell'azione di contrasto alla filiera del falso, in tutti gli anelli in cui si articola. Dalle fasi della produzione, con riferimento ai capannoni dove i prodotti contraffatti vengono realizzati, alla vendita su strada. E' importante, come ha evidenziato il Questore, incidere trasversalmente anche sulle forme di illegalità spesso connesse alla contraffazione ed alla vendita abusiva, tra cui l'immigrazione clandestina, lo sfruttamento del lavoro nero e la evasione fiscale.