Arrestata dalle Volanti insieme a cinque complici
Era il capo di una banda di soli uomini, la quarantaseienne cinese che il pomeriggio del 15 gennaio si è presentata per la quarta volta consecutiva in un laboratorio di pelletteria, gestito da connazionali, tentando di estorcere denaro. A fermarla gli agenti delle Volanti diretti dal Vice Questore Roberto Sbenaglia che per lei e per cinque uomini della sua "gang", di età compresa tra i trentototto e ventisei anni, hanno fatto scattare le manette per tentata estorsione.
Intorno alle 15.00 la banda, composta da undici persone, ha raggiunto a bordo di due autovetture il laboratorio in via G. Di Vittorio nella zona dell'Osmannoro. Volevano, ancora una volta, chiedere denaro e per questo hanno tentato di sfondare l'ingresso e di intimidire le loro vittime minacciandole. L'allarme al 113 dato da alcuni dipendenti di altri laboratori ha fatto scattare l' immediato intervento degli agenti di due Volanti che hanno bloccato la donna e i cinque complici mentre cercavano di allontanarsi con un'auto di grossa cilindrata, poi sequestrata, mentre gli altri , nel frattempo, erano fuggiti a bordo della seconda autovettura.
Addosso agli arrestati, di cui cinque clandestini, sono stati rinvenuti, tra l'altro, due rototoli di nastro adesivo per imballaggio da utilizzare, verosimilmente, per immobilizzare le vittime.
Dai primi accertamenti è emerso che la titolare del laboratorio preso di mira conosceva l'arrestata avendo lavorato con lei a Bologna in una fabbrica di cinture fino a due anni prima e che, inizialmente, non aveva denunciato i tre precedenti tentativi di estorsione sperando che i suoi ripetuti rifiuti facessero desistere i malviventi.
Sono in corso ulteriori indagini per l'identificazione dei restanti componenti della banda e per accertare altre azioni criminose in danno di connazionali.