Applicata la nuova normativa in materia di atti persecutori
Il 16 marzo il Questore di Firenze Francesco Tagliente ha adottato nei confronti di un cittadino fiorentino di 50 anni il primo provvedimento di ammonimento, in applicazione della nuova normativa in materia di atti persecutori.
La decisione è stata assunta a conclusione dell'istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura, avviata in seguito all'esposto presentato al Commissariato di San Giovanni dalla richiedente, una donna ecuadoregna di 48 anni.
Alla base del provvedimento si pongono i reiterati episodi di stalking indirizzati nei confronti della vittima.
In particolare, le ripetute molestie subite tramite sms hanno cagionato nella donna un grave stato di ansia e di paura, al punto da indurla a modificare le proprie abitudini di vita.
Come esposto agli agenti del Commissariato, infatti, la donna dopo aver subito i primi insistenti tentativi di approccio, seguiti da minacce per il rifiuto opposto, e già risalenti ai mesi scorsi, aveva iniziato ad evitare la frequentazione di luoghi in cui il l'autore degli atti persecutori era solito recarsi.
L'ammonimento è stato adottato in attuazione dell'art. 8 del D.L. del 23/02/2009 n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.
Per dare attuazione alla normativa di settore, il 2 marzo scorso il Questore aveva diramato una prima circolare, alla quale ha fatto poi seguito, nella mattina del 9 marzo scorso, una riunione tenutasi in Questura nel corso della quale è stata effettuata una prima analisi della normativa
Al fine di uniformare le procedure attuative delle nuove disposizioni, agevolarne la conoscenza ed assicurarne la corretta interpretazione, l'11 marzo è stata diramata una ulteriore circolare esplicativa del testo di legge.
La Divisione Anticrimine ed il Commissariato di San Giovanni, garantiranno controlli mirati per accertare la effettiva cessazione delle condotte persecutorie nei confronti della donna.
Qualora dovesse riscontrarsi la reiterazione dei comportamenti alla base del provvedimento di ammonimento e, quindi, la violazione dello stesso, nei confronti dell'ammonito scatterà la denuncia d'ufficio per il reato di atti persecutori, punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
Come previsto dall'art. 11 della nuova normativa, la donna è stata informata che potrà rivolgersi al centro antiviolenza attivo sul territorio, di cui le sono state forniti utenze ed indirizzo, per il sostegno e l'assistenza psicologica.