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"Reati Vigliacchi"

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Il 29 aprile dalle ore 10,00, nell'approssimarsi del 156° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio a Firenze, si è tenuto il convegno organizzato dalla Questura di Firenze sul tema “Reati Vigliacchi”

Palazzo Vecchio- 29 aprile 2008 - Convegno dal titolo "Reati vigliacchi"

"Vicini alla gente" è lo slogan che da anni accompagna le celebrazioni dell'Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.

Quest'anno, per testimoniare questa vicinanza, ho voluto far precedere la Cerimonia Ufficiale da un Convegno sul tema "Reati vigliacchi", che esprime la particolare attenzione della Questura di Firenze nei confronti delle "fasce deboli", ossia delle donne, dei minori e degli anziani che, per la loro vulnerabilità ai cambiamenti sociali e alle forme di devianza, sono spesso vittime di reato.L'attenzione nei confronti di queste persone si è concretizzata anche con l'avvio di un progetto di lavoro dedicato, organizzato in cinque aree di intervento che agiscono in modo trasversale per il miglioramento degli standard di sicurezza dei cittadini fiorentini, e che è stato già presentato il 12 maggio dello scorso anno, in occasione del precedente Anniversario della Fondazione.

Le attività della Questura di Firenze, volte alla prevenzione ed alla repressione dei reati che colpiscono questa parte della cittadinanza, sono finalizzate ad impedire che la "paura" possa costituire uno strumento in mano alla criminalità, ed a far sì che tutti i cittadini assumano, con serenità e coscienza, le necessarie cautele contro i rischi reali cui li espone il continuo progresso sociale, scientifico e tecnologico. La prima area di intervento del progetto di lavoro per la tutela delle fasce deboli mira all'intensificazione dell'attività generale di prevenzione e repressione dei reati, ovvero a modularne la funzione a favore dei cittadini più indifesi, supportandola con lo studio e la realizzazione di progetti, dedicati e condivisi, per il contrasto delinquenziale, per l'educazione alla legalità, per la promozione dello strumento della denuncia, nonché attraverso il monitoraggio delle risposte. La seconda area d'intervento intende creare i presupposti perché tale azione possa essere predisposta anche sulla base delle segnalazioni e degli esposti dei cittadini, protagonisti della sicurezza dei quartieri, e promuovendo il coinvolgimento di coloro che, come i nostri anziani, sono più sensibili al cambiamento dei contesti urbani e del loro degrado. Questo obiettivo è strettamente connesso alla valorizzazione delle potenzialità di intervento e di coordinamento offerte al cittadino dal "Servizio 113"; non è un caso che il "Servizio 113 anziani" faccia capo alla Centrale Operativa fiorentina, quale significativo esempio dell'attenzione rivolta alla loro tutela. La terza area di intervento del progetto riguarda il potenziamento della ricezione delle denunce come segnale di civiltà urbana, attuato attraverso programmi di educazione alla legalità per i giovani, di promozione dello strumento della denuncia, in particolare rivolto alle donne vittime di violenze domestiche, nonché della sua ricezione, anche a domicilio, per gli anziani in difficoltà. Rientra in questo progetto anche la promozione ed il miglioramento delle denunce via e-mail, rappresentando uno degli strumenti più efficaci e diretti per rendere disponibili le informazioni nella comunicazione tra la Polizia di Stato e i cittadini. La quarta area di intervento riguarda il monitoraggio di questi fenomeni: una delle criticità emerse nello studio di questa tipologia di reati è la mancanza di uniformità nell'osservazione costante e nella raccolta dei dati. Per superare questa difficoltà, dal 2008, sono state avviate attività di monitoraggio distinte per determinate categorie di reati, affidate a quelle articolazioni della Questura che sono impegnate direttamente sia nell'azione di prevenzione che in quella di contrasto. Ad esempio, per la raccolta dei dati relativi alle truffe in danno di anziani, è stata attivata la Squadra Mobile; per i maltrattamenti in famiglia l'Ufficio Minori della Divisione Anticrimine, ecc. Attraverso il continuo monitoraggio si assicura una rimodulazione costante degli interventi, con la particolare attenzione che, per le fasce deboli, ha caratterizzato il progetto della Questura di Firenze loro dedicato, amplificando i punti di forza di tutti quegli Uffici a vario titolo coinvolti, affrontando le criticità ed esaltando ogni possibile momento di condivisione e coordinamento nella complessa realtà fiorentina. Infine, la quinta area d'intervento è quella dell'informazione e formazione all'educazione della legalità dei cittadini fiorentini, attuata con specifiche iniziative e con la produzione di materiale informativo, condiviso con tutti gli altri Enti ed Istituzioni della città coinvolti dalla tematica. La sinergia e l'armonia tra i soggetti politici, istituzionali e dell'associazionismo fiorentini, infatti, rappresenta una grande risorsa per Firenze, dove tutte queste figure sono proiettate verso i bisogni dei cittadini ed a raggiungere la massima condivisione degli obiettivi. Per prevenire e reprimere i reati che colpiscono le fasce deboli, la Questura di Firenze ha creato un gruppo di lavoro trasversale rispetto alle sue articolazioni, capace di produrre proprie proposte ed iniziative di informazione e formazione per il contrasto dei "reati vigliacchi", individuandolo come proprio rappresentante e portavoce anche nel dialogo con gli altri Enti. Da questo gruppo, coordinato dal Vice Questore Aggiunto Luca Gorrone, che oggi partecipa come relatore al Convegno, e dalle sinergie che ha saputo curare, sono nate numerose iniziative, alcune delle quali hanno raggiunto, nel 2007, anche risultati concreti: sono stati elaborati, insieme all'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana (Direzione Generale), gli opuscoli informativi del progetto "Il bullo gioca da solo", rivolti ai giovani, ai genitori, ai docenti e agli operatori del settore didattico ed istituzionale; in collaborazione con l'associazione Artemisia è stato redatto il manuale "Insieme contro la violenza domestica", riservato agli operatori che si occupano direttamente e come primo intervento della tutela delle donne vittime di reato. Altre sono state avviate e si concluderanno nel 2008, come ad esempio il testo sulla sicurezza e tutela degli anziani, a cura dello stesso Gruppo di lavoro, che verrà stampato a giugno; e, ancora, una guida per la legalità, scritta dai ragazzi delle scuole di secondo grado e destinata agli alunni dei gradi inferiori di istruzione, nata dalla collaborazione del Gruppo con la Consulta Provinciale degli studenti di Firenze. Francesco Tagliente
29/04/2008
(modificato il 02/01/2009)

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