Dopo gli ultimi episodi di bullismo registrati in Toscana il Questore di Firenze riunisce il gruppo di analisi istituito per la prevenzione e contrasto del fenomeno per fare il punto di situazione sull’attivita’ svolta e su quella programmata
La cronaca odierna riporta due episodi che sono stati oggetto di una valutazione durante un incontro in Questura per verificare se gli attuali progetti in corso per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo debbano essere ricalibrati sulla realtà fiorentina in modo da impedire che diventi teatro di analoghe problematiche.
A Prato la conclusione di un'indagine su aggressioni a minori da parte di coetanei, a Montisi la segnalazione di lancio di oggetti e insulti ai giovanissimi Scout, accampati per all'annuale ritrovo di Pasqua, da parte di un gruppo di teppisti.
La prima considerazione del gruppo di analisi, istituito dal Questore sin dal mese di febbraio dello scorso anno, è che non vi sia ancora una condivisa interpretazione di quando un comportamento prevaricatore tra coetanei sia da configurarsi come "bullismo", fenomeno verso il quale deve attuarsi un'attività di prevenzione, e quando invece si è di fronte a comportamenti che sono vere e proprie manifestazioni criminali, nei confronti delle quali deve attivarsi un'attività di repressione (eventualmente accompagnata da forme di recupero alla convivenza civile del minore autore del reato).
Sulla base di questa scriminante, è evidente che nessuno dei due episodi configura un fenomeno di bullismo: a Prato si è trattato della commissione di un reato, a Montisi di un episodio isolato che, solo se ripetuto nel tempo - e la coerenza e fermezza dei giovani Scout sicuramente hanno contribuito ad impedirlo - potrà essere eventualmente analizzato come tale.
E' tuttavia importante che a questi episodi sia data la massima rilevanza, in quanto entrambi segnali di un disagio giovanile che deve essere superato riportando i giovani cittadini di domani verso gli indirizzi della cultura del dialogo e della legalità.
La riunione odierna è stata quindi l'occasione per fare il punto sulle iniziative in corso e per valutarne di nuove.
Nel 2007 è stata creato un gruppo di lavoro, coordinato dal Vice Questore Aggiunto Luca Gorrone, e trasversale a diverse articolazioni della Questura, con perno organizzativo nell'Ufficio Minori della Divisione Anticrimine.
Già in occasione del 155° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, la Questura aveva presentato un proprio progetto, "il bullo gioca da solo", risultato della stretta collaborazione con la Direzione dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, divulgando una prima parte del materiale elaborato in forma di guide alla conoscenza, prevenzione e contrasto del fenomeno per i ragazzi delle scuole di primo grado, per i giovani delle scuole di secondo grado e per i genitori, pubblicazione inserita anche nel sito della Questura.
Dopo la pubblicazione, sono stati intensificati gli incontri con ragazzi e giovani delle scuole che hanno contattato la Questura: dal 1 gennaio 2008 ad oggi già 27 incontri sono stati curati dal personale del gruppo nelle scuole di tutti gli ordini e grado nella provincia fiorentina e altri 22 sono programmati prima della fine dell'anno scolastico in corso.
Cinque incontri su temi specifici di educazione alla legalità (bullismo, violenza in danno di fasce deboli, violenza nello sport, ecc) sono stati affrontati nei licei e istituti di formazione superiore della provincia.
La Questura sta concludendo anche un proprio progetto attuato con l'Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino, "la società dei bulli", che ha visto la collaborazione della Scuola e della Compagnia del Teatro del Legame sperimentando la trattazione del tema alternando rappresentazione teatrale, conferenze e dibattiti con tutte le 11 classi seconde dell'Istituto.
Si è anche conclusa la partecipazione all'iniziativa "dalle aule parlamentari alle aule di scuola" nelle scuole della Provincia coinvolte nel progetto di Camera, Senato e Ministero della Pubblica Istruzione che coinvolgeva 60 scuole su tutto il territorio nazionale.
Si è appena avviata una stretta collaborazione tra Questura e Consulta Provinciale degli Studenti, il cui obiettivo è una guida per la legalità nelle scuole scritta dai ragazzi degli Istituti di secondo grado per i loro "colleghi" di quelli di grado inferiore.
Questa collaborazione conoscerà un primo impulso con la partecipazione di esperti della Questura ai dibattiti sul disagio giovanile e sugli abusi delle sostanze stupefacenti che accompagneranno nei prossimi due mesi il progetto di Cineforum tematico.
La Questura è anche parte attiva di iniziative e progetti di altri Enti della Provincia: "sbulloniamoci" (Ufficio Scolastico Regionale e Prefettura), "scuola sicura - ambiente sicuro" (Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, Prefettura, Vigili del Fuoco), sperimentazione sulla legalità di Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale e altri ancora.
La Questura continua inoltre la sua attività istituzionale nel progetto operativo, "Davide" del Ministero dell'Interno, in materia di monitoraggio e contrasto ai comportamenti criminali in danno di minori.
Il tema dei reati perpetrati nei confronti delle cosiddette "fasce deboli" sarà anche tema di un convegno organizzato dalla Questura in preparazione per il prossimo 156° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Alla fine dell'incontro, è stato confermato il programma in corso e la volontà per la Questura di Firenze di continuare a contribuire con tutte le proprie risorse e idee ad ogni forma di educazione e sviluppo della cultura del dialogo e della legalità, premesse indispensabili alla convivenza civile del nostro domani.