I due sono stati fermati dalla Squadra Mobile durante uno specifico servizio predisposto dal Questore Maurizio Auriemma finalizzato al contrasto dei furti negli esercizi commerciali
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha avviato una serrata attività di indagine a seguito di diversi episodi di furti in esercizi commerciali di vario genere avvenuti nel centro storico di Firenze.
Secondo quanto emerso, il più delle volte i malintenzionati si sarebbero introdotti all’interno dei locali durante le ore notturne, forzando le porte d’accesso o infrangendo le vetrine con vari oggetti contundenti.
Per dare una pronta risposta a questo tedioso fenomeno che crea ingenti danni ai commercianti delle città, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha predisposto tutta una serie di servizi specifici finalizzati al contrasto dei reati predatori, impiegando sul territorio sia gli agenti in divisa delle volanti che gli agenti in borghese della Squadra Mobile.
Proprio nell’ambito di questi controlli, la scorsa notte la Squadra Mobile della Questura ha arrestato in Borgo Albizi un 29enne gambiano e una donna fiorentina di 30 anni, accusati di tentato furto aggravato in concorso ai danni di un bar del centro cittadino.
L’attenzione dei falchi, infatti, intorno alle 3.30, è stata attirata dalla coppia, che con fare sospetto sostava nei pressi della porta d’accesso del bar in questione.
Secondo quando ricostruito, mentre l’uomo era verosimilmente intento ad osservare che non ci fossero occhi indiscreti, la donna armeggiava all’altezza della serratura della porta d’ingresso dell’esercizio commerciale preso di mira.
D’un tratto un rumore improvviso deve aver allertato i due malintenzionati che, probabilmente per passare inosservati, avrebbero, secondo gli investigatori, inscenato di essere una normalissima coppia seduta all’esterno del bar, forse nel vano tentativo di eludere eventuali controlli.
Gli agenti in borghese, infatti, sono subito intervenuti identificando i due e rinvenendo un cacciavite ed una chiave a croce.
A seguito degli accertamenti, inoltre, la porta d’accesso del bar è stata trovata totalmente disassata e con evidenti segni di effrazione all’altezza della serratura.
Dopo le formalità di rito i predetti sono stati accompagnati dagli agenti nel carcere fiorentino di Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità delle persone indagate, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo ed eventuale processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.