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Ricercato da oltre 10 anni catturato dalla Polizia di Stato durante i servizi interforze: all’operazione ha collaborato anche la Polizia Municipale di Firenze

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Servizi Interforze Firenze

Le Forze di Polizia cittadine quest’ultima settimana hanno identificato oltre 500 persone con verifiche tra centro, periferia e hinterland

Controlli interforze a 360 gradi su tutta la provincia fiorentina disposti dal Questore Maurizio Auriemma che, anche nella settimana più calda dell’anno, ha coordinato personalmente i controlli straordinari del territorio effettuati insieme da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, con la preziosa collaborazione delle unità cinofile, per rispondere sempre anche ad eventuali criticità emerse di volta in volta durante i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduti nel capoluogo toscano dal Prefetto Francesca Ferrandino.

Negli ultimi giorni sono state identificate oltre 500 persone mentre i cani antidroga delle forze di polizia hanno scovato quasi due etti di droga nascosta nei nostri parchi.

Sempre in settimana, proprio durante questi controlli, è stato anche catturato un ricercato accusato di “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e sul quale pendeva un cumulo di condanne, complessivamente a 8 anni di reclusione.

L’uomo, 39 anni di origini albanesi, era ricercato in tutta Europa da oltre 10 anni durante i quali, secondo quanto emerso dagli ultimi riscontri delle forze di polizia che gli hanno dato la caccia per tutto questo tempo, sarebbe riuscito a muoversi nella cosiddetta area Schengen con identità false riportate pero su documenti stranieri in piena regola.

Il protagonista della vicenda avrebbe collezionato nel tempo una lunga serie di condanne proprio nell’ambito degli stupefacenti; le sentenze, passate in giudicato, sono state recentemente unificate in un provvedimento di cattura, comprensivo della somma di tutte le pene, emesso dalla Sezione Penale del Tribunale di Firenze.

Ovviamente sulle sue tracce c’era, più determinata che mai, anche la Polizia di Stato fiorentina, questa volta alle prese con un caso non propriamente facile: il fatto che si sarebbe mosso in maniera quasi invisibile, con una nuova identità, documenti validi e senza mai attirare troppo l’attenzione durante i controlli, non ha certo reso agevole il lavoro degli investigatori.

La svolta alle indagini tuttavia è arrivata la scorsa settimana quando l’attenzione della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato San Giovanni, impegnata in una serie di altri controlli insieme a quella Antidegrado della Polizia Municipale di Firenze, è stata attirata da un’autovettura sospetta che gravitava nella zona di Rifredi.

L’aspetto dell’automobilista avrebbe ricordato in parte quello del noto ricercato. Fermato, per quello che apparentemente poteva sembrare un normale controllo, in prima battuta tutto è risultato in regola: i documenti personali albanesi e quelli del mezzo sembravano ineccepibili e, per lo più, il cittadino straniero alla guida non risultava aver mai avuto problemi con la Legge.

L’uomo avrebbe però cominciato ad innervosirsi e forse per giustificare le sue sempre più evidenti preoccupazioni, ha tirato fuori dalla tasca circa cinque grammi di cocaina, consegnandoli lui stesso prima che potessero scoprirlo con la droga addosso.

Gli agenti non hanno tuttavia messo subito un punto: sono andati a fondo nella vicenda con una serie di verifiche tecniche partendo dall’unico elemento che nei documenti non poteva in alcun modo differire dalla realtà: la fotografia sul titolo di riconoscimento albanese.

L’intuizione dei poliziotti ha cominciato a farsi sempre più concreta dopo i primi dubbi, considerando anche che sarebbero passati diversi anni da quando erano stati scattati i suoi ultimi ritratti presenti negli archivi nazionali e internazionali di polizia.

Il fermo per identificazione ha chiarito definitivamente la vicenda: le impronte digitali hanno confermato che si trattava proprio della persona ricercata da oltre 10 anni, che ha quindi concluso la giornata al carcere di Sollicciano, dove al momento dovrà rimanere per più di 8 anni.

“Anche questi risultati - ha ribadito il Questore Maurizio Auriemma - sono il frutto di un sempre maggiore affiatamento tra tutte le forze di polizia, da mesi impegnate gomito a gomito nel capoluogo toscano a garantire sempre, come un’unica grande famiglia, la sicurezza dei propri cittadini e il rispetto della legalità.”


19/08/2023
(modificato il 22/08/2023)

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