Alle operazioni di sgombero dello stabile - oggetto di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica - coordinate dal Questore Maurizio Auriemma, hanno preso parte tutte le forze di polizia cittadine
Questa mattina, delegata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo toscano, la Questura di Firenze, coordinando tutte le forze di polizia cittadine insieme alla polizia locale ed avvalendosi inoltre delle competenze tecniche dei Vigili del Fuoco, del prezioso supporto degli esperti manovratori di corda del II Reparto Mobile della Polizia di Stato nonché dell’occhio dal cielo dell’8 Reparto Volo, ha eseguito il sequestro preventivo di un immobile in via Ponte di Mezzo, occupato abusivamente da persone riconducibili per gli inquirenti ad antagonisti appartenenti al Collettivo Studentesco Universitario.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, si inserisce in una più ampia attività concertata con l’Autorità di Pubblica Sicurezza fiorentina e finalizzata a coniugare le esigenze investigative con quelle di ordine pubblico.
Come già evidenziato la scorsa settimana, tale azione si è infatti concretizzata, in breve tempo, anche con esecuzioni di analoghi provvedimenti relativi sempre ad edifici abusivamente occupati.
Nello specifico, coordinate sempre dal Questore della provincia di Firenze, le forze di polizia cittadine hanno sgomberato lo scorso 19 febbraio un ex hotel in via Pistoiese, tra il 17 e il 18 giugno è stata la volta di quello in via Maragliano, il 13 luglio di uno stabile in viale Pieraccini, il 26 dello stesso mese di una struttura in via Fanfani e, infine, lo scorso 8 agosto di un’altra palazzina sempre in via Ponte di Mezzo.
Anche oggi, come in altre occasioni, il Questore Maurizio Auriemma è andato alle prime luci dell’alba sul luogo delle operazioni, al termine delle quali ha personalmente salutato tutti i reparti presenti all’appello delle forze di polizia fiorentine, congratulandosi e ringraziando le donne e gli uomini “in divisa” per il loro lavoro, l’elevata professionalità e l’impegno profuso al servizio dei cittadini.