Amara sorpresa per una donna che ieri sera, intorno alle 22.00, non ha più trovato la borsa che aveva lasciato incustodita per una mezzoretta in un locale sui Lungarni.
Il tempo di fare un ballo che i suoi averi, che con tanta cura avrebbe coperto con una giacca e poggiati su una sedia messa addirittura sotto un tavolino, erano spariti nel nulla.
Lo sgomento in questi casi non è mai poco: la vittima avrebbe cominciato a guardarsi intorno chiedendo l’aiuto dei presenti. Qualcuno ha chiamato subito il 112Nue e la Polizia di Stato è intervenuta in un lampo.
Il controllo del territorio in prossimità dei locali fiorentini, durante queste serate estive, è stato infatti intensificato dal Questore Maurizio Auriemma proprio nell’ambito dell’operazione “movida sicura”, al quale da mesi lavorano insieme tutte le forze di polizia del capoluogo toscano, il Comune e altre istituzioni cittadine.
Una volante di via Zara ha raccolto rapidamente le testimonianze di alcune persone che avrebbero visto un gruppetto di giovani, tra i quali una ragazza, girare stranamente tra i tavoli del locale.
Uno di questi avrebbe inoltre indossato un vistoso cappellino di marca. Scattate le ricerche in zona, dopo poche centinaia di metri, l’attenzione degli agenti è stata attirata, nella vicina via Amendola, da un’autovettura sospetta: a bordo cinque persone, tutte di origine sudamericana, tra le quali un minore con in testa un berrettino tale e quale a quello descritto dai clienti del locale.
Appena sono scattati i controlli, dalla borsetta di una 19enne del gruppo è saltato fuori il telefonino della vittima. La giovane avrebbe anche provato a giustificare il fatto dicendo ai poliziotti che non sapeva sbloccarne lo schermo poiché l’apparecchio sarebbe stato della madre.
Una tesi che naturalmente non ha minimamente convinto i tutori dell’ordine, andati quindi a fondo nella vicenda.
Oltre allo smartphone, una poliziotta ha scoperto che parte del bottino del colpo, ovvero 60 euro in banconote, era nascosto nel reggiseno della giovane; nello sportello, accanto all’autista, era stato invece infilato il portafogli - con tanto di documenti - preso dalla borsa rubata; mentre quest’ultima è stata infine ritrovata sul sedile dell’auto.
Nei guai con l’accusa di furto aggravato in concorso sono finiti 5 cittadini peruviani di età compresa tra i 16 e i 30 anni, tutti sottoposti a fermo per identificazione e denunciati.
Per il conducente del mezzo, 29 anni anch’egli di origini peruviane, nonché per la ragazza di 19 sono scattate al momento anche le manette, poiché sorpresi entrambi con refurtiva riconducibile a quanto avvenuto poco prima nel locale sui Lungarni.
Durante l’attività la Polizia di Stato ha anche rinvenuto nel bagagliaio del mezzo una borsa schermata (la cui funzione è notoriamente quella di eludere i sistemi antitaccheggio degli esercizi commerciali), diversi capi d’abbigliamento verosimilmente provento di furto e un barattolo con dentro una 30ina di grammi di marijuana. A tale proposito il 29enne è stato denunciato anche per ricettazione e illecita detenzione di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda il finale della vicenda, la legittima proprietaria della borsa, che aveva perso ogni speranza di rivedere le sue cose, ha potuto, con sua grande gioia, riavere tutto, consegnato dalle mani rassicuranti della Polizia di Stato.
Cambiando invece scenario, circa un’oretta più tardi, sempre a Firenze, è scattato il fermo per identificazione e la denuncia - questa volta per il reato di tentato furto aggravato su autovettura - per due cittadini algerini di 23 e 28 anni, sorpresi ieri sera intorno alle 23.00 a forzare una 500 parcheggiata in via Bobolino.
A lanciare l’allarme alla Polizia di Stato è stata la proprietaria che, quando si è avvicinata alla macchina, ha sorpreso i due all’opera su uno sportello.
Allertato il 112Nue, la donna avrebbe anche lanciato un urlo contro i malintenzionati che a questo punto, senza scomporsi troppo, si sarebbero allontanati di passo svelto.
Nel giro di pochi istanti una volante è piombata sulla coppia in marcia e tutti e due sono finiti in via Zara.