Ricorre oggi il 48esimo anniversario della scomparsa del Brigadiere delle allora Guardie di Pubblica Sicurezza (l'odierna Polizia di Stato) Leonardo FALCO, nato a Ischitella (FG), e dell’Appuntato di P.S. Giovanni CERAVOLO, originario di Bovalino (RC), e del ferimento dell’Appuntato di P.S. Arturo ROCCA, nato a Nardò (LE).
Il 24 gennaio 1975, a Empoli, in via Boccaccio, il Brigadiere Leonardo Falco e l’Appuntato Giovanni Ceravolo, persero la vita mentre eseguivano un mandato di cattura spiccato nei confronti di un empolese, mentre l’Appuntato Arturo Rocca rimase gravemente ferito.
Il 12 maggio 2004 il Brigadiere Falco è stato insignito della medaglia d’oro al Merito Civile con la seguente motivazione:
“Impegnato insieme ad altro commilitone in una perquisizione domiciliare, finalizzata all’arresto di un pericoloso terrorista, veniva mortalmente raggiunto da colpi d’arma da fuoco proditoriamente esplosigli contro dal criminale, sacrificando la vita ai più nobili ideali di coraggio ed alto senso del dovere. 24 gennaio 1975 - Empoli (FI)”- (Fonte: quirinale.it).
Nel 2006 l’Appuntato Ceravolo è stato insignito della medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria con la seguente motivazione:
“Alla memoria dell’appuntato di P.S. Giovanni Ceravolo - Medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: Rimasto accanto all’autovettura di servizio, nel corso di un’operazione di polizia finalizzata all’arresto di un pericoloso terrorista, mentre i colleghi procedevano alla perquisizione dell’abitazione di quest’ultimo, veniva barbaramente trucidato dal criminale a colpi d’arma da fuoco, mentre si accingeva a correre in aiuto dei colleghi in difficoltà. Nobile esempio di attaccamento al dovere spinto fino all’estremo sacrificio. 24 gennaio 1975 - Empoli” - (Fonte: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2006/08/29/200/so/187/sg/pdf)
Questa mattina, alle ore 10.15, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, in rappresentanza del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, alla presenza delle Autorità cittadine, dei rappresentanti delle varie Forze di Polizia e del Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Monsignor Luigi Innocenti, del Presidente dell’ANPS di Firenze Sergio Tinti e dei familiari delle vittime, ha deposto una corona di alloro, come simbolo di ricordo perpetuo, al cippo commemorativo nel Commissariato di Empoli.
La città di Empoli ha partecipato con il Gonfalone Civico e, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, con l’assessore alla Legalità, Massimo Marconcini. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale con delega alla Cultura della memoria, Alessio Mantellassi, oltre a rappresentanti del Consiglio comunale.
A seguire il Cappellano della Polizia di Stato di Firenze ha celebrato una Santa Messa in suffragio presso il Santuario Madonna del Pozzo e subito dopo il Questore Maurizio Auriemma ha posato un mazzo di fiori sulla “pietra d’inciampo” sul luogo della morte, in Viale Boccaccio.
Il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha rivolto un caro saluto ai familiari delle vittime: “ai nostri amici scomparsi e a voi, che dopo tanti anni continuate sempre ad onorarne la memoria, va il mio più profondo pensiero e un sentito ringraziamento per il vostro irriducibile sostegno a tutta la Polizia di Stato. Il ricordo del sacrificio dei nostri poliziotti empolesi fa riflettere tutti noi, in particolar modo le nuove generazioni, sui doveri che ci assumiamo indossando la nostra amata uniforme.”
"L'uccisione del brigadiere Leonardo Falco e dell'appuntato Giovanni Ceravolo e il ferimento di Arturo Rocca, anche lui appuntato, tutti in forza alla polizia di Stato - sottolinea l'assessore alla Legalità del Comune di Empoli, Massimo Marconcini - è uno degli avvenimenti che più ha segnato la storia della nostra città. È accaduto il 24 gennaio 1975, ero un bambino e quei gravissimi fatti fanno parte dei miei ricordi, tanto che da cittadino cerco sempre di essere presente alla cerimonia commemorativa. Credo sia importante rendere omaggio ai due caduti e a Rocca, rimasto gravemente ferito ma sopravvissuto a quell'agguato, e alle loro famiglie. E credo sia fondamentale partecipare anche per dire grazie a chi, da servitore dello Stato, ha perso la vita per difendere la nostra democrazia. Per questo oggi ho rappresentato con orgoglio l'amministrazione comunale in questa occasione, con la convinzione che quanto accaduto 48 anni fa debba restare vivo nella memoria di ognuno".