Indagato dalla Squadra Mobile anche per un altro analogo episodio, il Tribunale ne ha ora disposto il carcere, come richiesto della Procura della Repubblica fiorentina
Sorpreso dalla Polizia di Stato a saccheggiare, la notte dello scorso primo dicembre, un negozio di parrucchiere all’Isolotto - dopo averne sfondato la vetrina con un tombino - un cittadino marocchino di 41 anni era finito in manette insieme ad un complice, che nella circostanza avrebbe fatto da “palo”.
Per giorni, o meglio per diverse notti, i Falchi della Squadra Mobile fiorentina stavano infatti dando la caccia ai responsabili di tutta una lunga serie di colpi messi a segno a macchia d’olio in svariati esercizi commerciali del capoluogo toscano e che sembravano avere tutti la medesima firma.
Il modus operandi era infatti sempre lo stesso: per entrate nei locali i malviventi si aprivano un varco attraverso le porte a vetro, colpendole ripetutamente proprio con tombini o con altri oggetti contundenti trovati in strada.
Dopo aver convalidato l’arresto del 41enne, il Tribunale di Firenze aveva disposto subito nei suoi confronti la misura cautelare prevista in questi casi, vietando all’indagato - in attesa dell’eventuale processo - di dimorare nel territorio fiorentino.
Ma passate meno di 48 ore, il protagonista della vicenda era stato rintracciato dalle volanti della Questura nei pressi della fermata della Tramvia alle Cascine; nei suoi confronti era scattata subito una prima segnalazione all’Autorità Giudiziaria competente in materia.
Nel frattempo la nostra città è stata teatro di ulteriori furti in negozi, avvenuti per lo più in orari notturni e sempre con la stessa tecnica, circostanza che ha portato gli investigatori a ritenere che ci fosse verosimile dietro le mani di più di una persona.
Il ripetersi di questi allarmanti episodi non è stato preso ovviamente sottogamba dal Questore Maurizio Auriemma che ha predisposto ogni giorno, dal tramonto all’alba, incessanti pattugliamenti che hanno visto impegnati gli agenti delle volanti a bordo delle pantere e quelli della Squadra Mobile su auto e moto civetta.
Intorno alle 5.00 del 3 dicembre i Falchi hanno arrestato un altro cittadino marocchino che, secondo quanto ricostruito, in una sola notte avrebbe messo a segno ben due colpi, uno consumato e l’altro tentato, su un camper e in un bar entrambi nel quartiere di Rifredi.
Nonostante quest’ultimo fosse finito a Sollicciano, la notte del 4 dicembre è ricominciato ancora una volta l’incubo per i negozianti fiorentini: a farne le spese un pub in via Canto dei Nelli, dove, in questo caso, il solito ignoto o i soliti ignoti, una volta entrati danneggiando irrimediabilmente la porta a vetri, avrebbero portato via un centinaio d’euro dal fondo cassa, un computer e una bottiglia di vino.
La Squadra Mobile, di nuovo in azione, ha passato ancora una volta al setaccio ogni singolo fotogramma della videosorveglianza privata e cittadina, arrivando rapidamente a dare un volto al presunto autore del furto, secondo gli inquirenti, non proprio “ignoto”, ma già ampiamente conosciuto alle Forze di Polizia.
Sulla base degli elementi emersi all’esito delle indagini, si tratterebbe infatti proprio dell’uomo di 41 anni arrestato il primo dicembre dopo il furto all’Isolotto.
All’esito dei riscontri investigativi la Procura della Repubblica di Firenze ha quindi chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale del capoluogo toscano la sostituzione della misura cautelare del “divieto di dimora” con quella della “custodia in carcere”.
Il ricercato è stato quindi rintracciato ieri mattina in zona Careggi dalla Squadra Mobile che lo ha accompagnato a Sollicciano.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo ed eventuale processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.