Per gli investigatori l’uomo, arrestato per un episodio ma indagato anche per almeno altri due, sarebbe stato solito confondersi tra gli addetti ai cantieri, girando con in mano una borsa da lavoro tipo “cartella portadocumenti” e con addosso una giacca scura a corredo
Giovedì mattina la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di origini siciliane di 65 anni sorpreso a rubare nei pressi di un cantiere edile.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rifredi, il 65enne, intorno alle 11.30, avrebbe adocchiato un camion con una gru parcheggiato nei pressi di un cantiere edile in via Mariti.
Dopo essersi sincerato che gli operai erano tutti impegnati e ben concentrati sul lavoro, si sarebbe avvicinato al mezzo lasciato incustodito, avrebbe aperto uno sportello e arraffato un borsello da uomo.
Poi, con il magro bottino del colpo sottobraccio (effetti personali della vittima, documenti, chiavi e una powerbank), avrebbe cercato di allontanarsi indisturbato a bordo della sua monovolume nera.
In tutta questa breve azione, il protagonista della vicenda avrebbe girato intorno al cantiere con in mano una borsa da lavoro; questo particolare sarebbe infatti saltato agli occhi degli investigatori, che ritengono verosimilmente che tale espediente fosse stato un modo molto semplice ma efficace per confondersi tra gli operai, passando all’apparenza per un addetto ai lavori (un tecnico del settore o un geometra ad esempio).
Una volta in marcia con la refurtiva non ha fatto tuttavia molta strada: la Polizia di Stato, che già da alcuni giorni sospettava la sua mano dietro ad altri analoghi furti, aveva seguito e osservato i suoi movimenti.
Finito in manette per questo ultimo colpo, l’uomo è infatti indagato anche per almeno altri due episodi simili, messi sempre a segno su veicoli in sosta esposti alla pubblica fede e, in un caso, addirittura nelle immediate vicinanze di un altro cantiere.
La scorsa settimana, il 7 ottobre per la precisione, un tassista aveva lasciato per pochi minuti incustodito la sua auto di servizio, trovando poco dopo un’amara sorpresa: qualcuno gli aveva portato via il portafoglio con all’interno denaro contante in diverse valute estere (per circa 200 euro) e quasi 800 euro in buoni. Le indagini, supportate da accertamenti tecnici, avrebbero indirizzato subito i sospetti dei poliziotti proprio verso la stessa persona arrestata ieri.
Martedì scorso, lo stesso uomo - sulla base dell’ipotesi investigativa - avrebbe invece colpito proprio nei pressi di un cantiere, questa volta in via Senese. Anche in questo caso a farne le spese sarebbe stato un operaio che appena è risalito sul furgone si è accorto che gli era sparito il marsupio con all’interno documenti ed effetti personali.
Il tutto è stato successivamente recuperato all’interno di una cassetta della posta dalla Polizia che anche in questo caso, a seguito di alcuni riscontri, avrebbe puntato il dito contro lo stesso uomo.
Anche per mettere a segno questo furto, l’indagato avrebbe girovagato vicino al cantiere e ai mezzi degli operai, mimetizzandosi tra questi con la sua inconfondibile e apparentemente professionale cartella portadocumenti.
In attesa della convalida dell’arresto, il 65enne - già noto alle Forze di Polizia - è finito ai domiciliari.
Il procedimento è in fase di indagini preliminari e l’eventuale responsabilità dell’indagato sarà vagliata nel corso del successivo ed eventuale processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.