Nei giorni scorsi, con l’accusa di ricettazione e indebito utilizzo di mezzi di pagamento, la Polizia di Stato ha arrestato una fiorentina di 41 anni.
La donna, ben nota alle Forze di Polizia, ha attirato l’attenzione di una pattuglia dei Falchi della Squadra Mobile che l’hanno vista entrare in un negozio di abbigliamento di via Il Prato, per poi riuscire dopo alcuni minuti con addosso dei vestiti nuovi.
Insospettiti, gli investigatori l’hanno fermata per un controllo, rendendosi subito conto che la loro vecchia conoscenza, già finita più volte in passato nei guai con la giustizia, si era data allo shopping pagando però gli acquisti con una tessera bancomat sparita proprio lo stesso giorno dagli spogliatoi di un albergo del centro storico.
Secondo quanto ricostruito, la protagonista della vicenda avrebbe strisciato in più momenti la carta (o meglio l’avrebbe poggiata sul pos) per l’acquisto di merce non superiore, di volta in volta, al prezzo complessivo di 50 euro.
In questa cifra sarebbe infatti attualmente fissato convenzionalmente il limite massimo di spesa, entro il quale non è necessario digitare gli eventuali codici di sicurezza (i cosiddetti “pin”) per autorizzare le transazioni.
La Squadra Mobile è ora a lavoro per verificare eventuali responsabilità materiali dell’indagata sia nel furto del bancomat (e di altre carte, tra le quali una Postepay e una tessera sanitaria) messo a segno nell’hotel in centro, sia in altri analoghi colpi che sarebbero avvenuti nelle scorse settimane sempre all’interno di locali adibiti a spogliatoi di esercizi commerciali e alberghi cittadini.