Prima avrebbe rapinato un negozio nel centro fiorentino, portando via un giubbino giallo, dopo aver morso il braccio ad un commesso intervenuto per fermarlo; poi, seminudo, con addosso solo il vistoso bottino del colpo appena messo a segno, avrebbe minacciato in strada i passanti con una bottiglia di vetro.
L’episodio è avvenuto ieri sera a Firenze dove la Polizia di Stato è subito intervenuta per fermare un cittadino somalo di 26 anni che, dopo essersi anche lanciato in maniera minacciosa contro gli agenti, brandeggiando sempre una bottiglia di vetro, è stato bloccato con il taser dalle volanti.
L’uomo, già noto alle Forze di Polizia, è finito in manette intorno alle 20.00 con l’accusa di rapina aggravata e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Secondo quanto ricostruito il giovane, poco prima del suo arresto, sarebbe entrato in un esercizio commerciale di piazza Stazione, dove si sarebbe improvvisamente denudato, afferrando poi al volo dagli scaffali un giubbino in vendita.
Abbandonati definitivamente i suoi vestiti e indossato il nuovo capo d’abbigliamento, il 26enne si sarebbe successivamente diretto negli spogliatoi dei dipendenti del negozio dove, questa volta, avrebbe tentato di portar via una felpa da un armadietto.
Raggiunto da un commesso intenzionato a fermarlo, l’arrestato avrebbe reagito spingendolo e danneggiando alcuni suppellettili. A questo punto avrebbe anche assestato un morso sul braccio del malcapitato, costretto poi a ricorrere a cure mediche in ospedale dal quale è uscito in serata con qualche giorno di prognosi.
Nel frattempo il cittadino somalo, riuscito ad allontanarsi in strada, avrebbe inizialmente percorso avanti e indietro via Nazionale, riuscendo anche ad appropriarsi, lungo il tragitto, di un paio di bottiglie di vino rubate in una “tavola calda” della zona.
Arrivato velocemente in via Borgo Ognissanti, avrebbe poi cominciato a minacciare, con una delle due bottiglie ormai vuota, le persone che si trovava davanti.
Allertato il 112 Nue, le volanti della Questura di Firenze sono subito intervenute inseguendo fino a via Magenta il fuggitivo che, nonostante fosse arrivato alla fine della corsa, ha continuato a brandeggiare minacciosamente la bottiglia.
I poliziotti hanno circoscritto l’area, impedendo in tutti i modi che qualcuno dei passanti si facesse male ed intimato più volte al protagonista della vicenda di fermarsi e gettare a terra la bottiglia.
Il giovane somalo si è invece pericolosamente lanciato come una furia contro gli agenti che lo hanno definitivamente bloccato utilizzando il taser in dotazione.
Riportata la situazione alla normalità, alcune persone si sono avvicinate alle pattuglie ringraziando gli agenti per il loro operato.
Il cittadino straniero, finito al carcere fiorentino di Sollicciano in attesa della convalida dell’arresto, è stato naturalmente anche denunciato per il furto delle bottiglie di vino.