Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili di un furto con destrezza messo a segno nei confronti di un 70enne nell’androne del suo palazzo.
Si tratta di un siciliano di 53 anni, di un cittadino romeno di 60 e di un cittadino bulgaro di 49.
L’episodio risale alla mattina del 6 luglio scorso quando la vittima, intorno a mezzogiorno, stava salendo le scale del proprio condominio a Novoli dopo aver prelevato, in una vicina banca, la pensione di 1100 euro in contanti.
L’anziano però non era solo: due uomini lo avevano seguito nell’androne del palazzo fino alla rampa delle scale; uno dei due gli si è messo davanti indicando per terre alcune monete, probabilmente gettate dallo stesso allo scopo di distrarlo; uno ha poi stretto e spinto il malcapitato alla ringhiera facendo il gesto di raccogliere gli spiccioli, mentre l’altro stava a guardare.
Poco dopo la vittima si è resa conto di non avere più addosso il portafoglio, ma nel frattempo i malviventi si erano già allontanati facendo perdere le proprie tracce.
Al tempo gli agenti delle volanti raccolsero immediatamente la denuncia dell’anziano e gli investigatori della Squadra Mobile si misero subito a lavoro ricostruendo minuziosamente tutto il percorso fatto quella mattina a piedi dal 70enne: dal prelievo in banca al rientro a casa.
Passando al setaccio fotogramma per fotogramma le immagini del sistema di videosorveglianza i Falchi della Squadra Mobile hanno individuato 3 persone che di fatto avevano pedinato quella che di lì a poco sarebbe diventata la loro preda, riuscendo subito ad identificarli, in quanto tutti già noti alle Forze di Polizia.
Quella mattina i tre hanno infatti monitorato tutti gli spostamenti della vittima e gli agenti hanno ricostruito le intere fasi di un vero e proprio pedinamento fino all’entrata in azione e alla successiva fuga del gruppetto in tramvia.
Sulla base degli elementi emersi nell’indagine la Procura della Repubblica di Firenze ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale del capoluogo toscano il provvedimento che tra martedì e ieri ha portato in carcere i tre indagati.