L’uomo è sospettato anche di una rapina messa a segno con spray al peperoncino durante la quale la vittima lo aveva fotografato
Ieri sera, con l’accusa di furto aggravato su autovettura, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino tunisino di 31 anni.
Le volanti della Questura di Firenze sono intervenute intono alle 19.30 in viale Petrarca dove un passante aveva segnalato un cittadino straniero che si avvicinava alle autovetture in sosta, osservandone gli interni in maniera sospetta e provando a forzarne le serrature.
Gli agenti hanno così sorpreso l’arrestato mentre usciva di corsa da un’utilitaria parcheggiata lasciando lo sportello spalancato.
Il fuggitivo è stato poi raggiunto e fermato dai poliziotti in via dei Serragli dopo una corsa di circa 400 metri: aveva addosso 3 coltelli - di cui uno a serramanico e due multiuso - ed una videocamera GoPro del valore commerciale di circa 300 euro.
La Polizia ha accertato che la videocamera era stata appena asportata dal vano portaoggetti dell’utilitaria, completamente rovistata, ed all’interno della quale era entrato dopo aver forzato la portiera.
In zona è stata successivamente trovata anche un’altra auto con la portiera forzata e l’abitacolo rovistato.
Secondo quanto emerso nel corso dell’arresto, il 31enne è inoltre sospettato di essere anche l’autore di una rapina impropria messa a segno lo scorso 23 settembre con spray al peperoncino ai danni di un altro automobilista che aveva parcheggiato il proprio mezzo sempre in viale Petrarca.
In quest’ultimo caso la vittima aveva sorpreso intorno a mezzogiorno un uomo, di origine straniera, che stava rovistando all’interno della sua autovettura.
Sulla base di quanto riferito dal proprietario del mezzo, il malvivente, colto sul fatto, avrebbe puntato una bomboletta spray al peperoncino contro l’automobilista per guadagnarsi la fuga con sottobraccio un paio di occhiali da sole e una 30ina di euro in monete.
Nonostante tutto, la vittima era riuscita a scattare una foto al ladro rapinatore e a consegnarla alla Polizia.
Ieri gli agenti hanno riconosciuto nel cittadino tunisino finito in manette proprio la stessa persona ritratta nella foto: aveva addosso anche alcuni indumenti indossati proprio durante l’episodio del 23 settembre scorso.