Ieri mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, nei confronti di un cittadino serbo di 47 anni, gravemente indiziato del reato di furto con strappo aggravato, ai danni di un’anziana.
L’episodio è accaduto a Firenze lo scorso 4 ottobre quando la vittima, una donna di 88 anni, che stava rientrando nella propria abitazione nella zona di Porta a Prato, è stata raggiunta alle spalle da un uomo che le ha strappato dal collo una collanina d’oro con un crocifisso del valore di circa 2000 euro.
Gli investigatori della Squadra Mobile fiorentina si sono messi subito a lavoro estrapolando le immagini del sistema di videosorveglianza condominiale dalle quali si evince tutta la dinamica dell’aggressione.
Dalla visione dei filmati si nota l’anziana camminare da sola in un vialetto interno al palazzo, con l’ausilio di un deambulatore; dopo pochi istanti, fa ingresso un uomo che, approfittando dell’apertura del cancello automatico, varca l’accesso, le si avvicina alle spalle e le strappa di scatto la collana, per poi darsi alla fuga.
I video sono stati elaborati dalla Polizia Scientifica di Firenze, la quale ha permesso, di assicurare immagini utili all’identificazione dell’autore dello scippo.
È stata poi determinante l’attività info investigativa degli agenti della Squadra Mobile, diretta da Antonino De Santis, che hanno individuato l’autore del fatto nel cittadino serbo, già noto per i suoi numerosi precedenti di polizia, anche specifici.
L’uomo è stato rintracciato dalla polizia in zona Le Piagge ed è finito subito in manette in esecuzione al provvedimento del giudice.
Nella misura viene evidenziata l’aggravate della “minorata difesa della vittima” (non solo in considerazione dell’età ma anche delle sue condizioni fisiche che le impedivano oggettivamente di difendersi poiché impegnata a sorreggersi con entrambe le mani sul deambulatore) in relazione alle cosiddette “condizioni di luogo e di tempo” (essendosi il responsabile intrufolato nel cortile condominiale in quel momento deserto, previa verifica dell’assenza di altre persone).