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"Cocaina a domicilio": ricevuto "l'ordinativo" tramite Messanger, il pusher avrebbe dovuto lasciare la droga direttamente sotto casa del cliente

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25enne tunisino in manette: dopo un inseguimento è stato fermato dalla Polizia di Stato insieme ad una fiorentina di 20 anni denunciata in concorso per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente

Ricevuto un "ordinativo” tramite “Messanger”, avrebbe dovuto consegnare la cocaina direttamente al domicilio del cliente.

E’ quanto ricostruito nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato al termine di un’operazione antidroga che mercoledì pomeriggio ha portato all’arresto di un cittadino tunisino di 25 anni e alla denuncia per detenzione ai fini di spaccio in concorso di una 20enne fiorentina. 

I due sono stati intercettati a bordo di uno scooter nella zona di viale Europa da un’auto civetta della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Firenze; appena gli agenti si sono avvicinati per il controllo, la giovane coppia si è data alla fuga.

La corsa della ragazza - alla guida dello scooter - è terminata in via Romania dove è stata raggiunta e fermata dai poliziotti che l’hanno sorpresa con una dose di cocaina.

Abbandonato il mezzo, il compagno ha invece proseguito a piedi, gettando a terra - mentre attraversava i giardini di piazza Francia - alcuni grammi di cocaina tirati fuori dal marsupio (lo stupefacente è stato successivamente interamente recuperato dagli agenti).

L’inseguimento è proseguito fino a quando anche il cittadino straniero è caduto nella rete della Polizia.

Finiti entrambi in via Zara, gli investigatori hanno subito ipotizzato che almeno una dose di droga sequestrata potesse essere verosimilmente destinata ad un preciso acquirente.

Sul telefonino sequestrato al 25enne tunisino un utente aveva infatti “ordinato” - utilizzando Messanger - una cosiddetta "consegna a domicilio".

Secondo quanto riscontrato, il pusher avrebbe dovuto lasciare una dose di cocaina sotto lo zerbino di casa del cliente dove in cambio ci sarebbe stata ad attenderlo una banconota da 50 euro.

Ma al messaggio ha risposto la Polizia e alla porta del potenziale acquirente - non molto distante dal luogo dell’operazione - si è presentata una pattuglia della Squadra Mobile che in poco tempo è riuscita a ricostruire anche altre analoghe “consegne” di cocaina avvenute nell’ultimo mese ad opera di quello che gli inquirenti ritengono essere sempre lo stesso uomo.


25/08/2017

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