Questa volta il pusher, sempre proveniente dalla Nigeria, incontrava i suoi clienti al binario 5 e nascondeva la droga in bocca
Ieri la Polizia di Stato ha arrestato un altro pusher di eroina alla stazione ferroviaria di Rifredi: è il secondo in meno di 24 ore.
Il giorno prima infatti, sempre con la stessa accusa di “spaccio continuato di sostanze stupefacenti”, era finito in manette un 30enne anch’egli proveniente dalla Nigeria.
Questa volta si tratta invece di un giovane di 25 anni sorpreso all’opera su una panchina al binario 5 della stazione dove - secondo quanto ricostruito dagli agenti - lo spacciatore avrebbe dato appuntamento ai suoi clienti.
Come per l’arresto del suo connazionale avvenuto lunedì, anche ieri l’operazione è partita a seguito di nuove segnalazioni di cittadini infastiditi dal fenomeno.
Così gli uomini della Squadre Volante nel primo pomeriggio hanno pianificato un attento e scrupoloso servizio di prevenzione e controllo del territorio nell’area ferroviaria di Rifredi.
Dopo pochi minuti di osservazione l’attenzione degli agenti è ricaduta proprio sul giovane nigeriano: seduto sulla panchina ai binari, ha cominciato a parlare con un potenziale acquirente di sostanze stupefacenti.
I due si sono successivamente incamminati verso il sottopasso che collega via dello Steccuto a via Vasco De Gama e qui il pusher ha tirato fuori dalla bocca una dose di eroina scambiandola, sotto gli occhi increduli di passanti e pendolari, con una banconota da 20 euro.
La Polizia è intervenuta bloccando rapidamente sia il venditore che il compratore: il primo è finito in manette, mentre per l’altro è scattata la segnalazione per consumo di droga.
Poi, come spesso accade in questi casi, durante le fasi dell’arresto il telefonino dello spacciatore ha cominciato a squillare con insistenza: altri probabili acquirenti di eroina - almeno 4 le chiamate accertate dalla Polizia - chiedevano tutti un appuntamento al binario 5 della stazione di Rifredi.
Ma quando uno di questi “utenti” si è presentato al luogo convenuto per l’incontro, ad aspettarlo ha trovato gli agenti ai quali non è rimasto che confessare i suo propositi.
Anche ieri pomeriggio (come per l'arresto avvenuto il giorno prima), non ritenendo un caso a sé l’episodio di spaccio di eroina che ha visto come protagonista il 25enne nigeriano, la polizia ha contestato al giovane pusher la “continuazione” nel reato.