Nei giorni scorsi il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, accompagnato da una rappresentanza della Polizia di Stato fiorentina e dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Monsignor Luigi Innocenti, ha consegnato all'Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, nella sede dell’Arcivescovado, ed al Vescovo di Fiesole Stefano Manetti, proprio nello splendido comune toscano, un'ampolla con l'olio ricavato dagli olivi piantati a Capaci, in Sicilia, vicino al luogo dove oltre trent'anni fa furono uccisi i magistrati Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo con gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’olio di Capaci nasce da un prezioso progetto nato dalla collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Associazione QuartoSavona15 di cui Tina Montinaro è presidente.
Nello specifico la virtuosa iniziativa parte dalla Questura di Palermo e coinvolge tutte le sedi della Polizia di Stato italiana, con il dono dell'olio ai rispettivi vescovi delle diocesi.
Questa mattina, l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, durante la celebrazione della Messa del Giovedì Santo al Duomo, ha consacrato il Crisma, l’olio sacro che viene usato nell'amministrazione dei sacramenti, ed all'olio d’oliva delle nostre terre, è stato aggiunto, durante la Messa Crismale, proprio l’olio virtuoso consegnato dal Questore.
Durante il rito sono state, inoltre, aggiunte varie sostanze profumate, tra cui l'essenza di bergamotto che arriva alle cattedrali italiane in dono dalla diocesi di Locri-Gerace, in Calabria, dove il bergamotto viene coltivato in alcuni terreni confiscati alla ‘ndrangheta.
Un segno della redenzione dei territori in cui si radicano le organizzazioni mafiose, così come il Crisma è segno della grazia che rende nuova la persona umana, consacrando i figli di Dio e sostenendo il servizio dei ministri della Chiesa.