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La Polizia di Stato fiorentina incentiva l’assistenza psicologica e legale agli anziani truffati e alle vittime di crimini d’odio

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La Polizia di Stato fiorentina incentiva l’assistenza psicologica e legale agli anziani truffati e alle vittime di crimini d’odio

Il Questore Maurizio Auriemma ha firmato un protocollo d’intesa con la Società della Salute di Firenze e con l’Associazione Aleteia, per fornire sempre maggiore sostegno e assistenza alle vittime vulnerabili, potenziando anche l’informazione alle vittime di violenza di genere sull’Ammonimento del Questore

Questa mattina in via Zara, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, ha siglato un importante accordo con la Società della Salute di Firenze, rappresentata dal Direttore dottor Marco Nerattini e l’Associazione Aleteia – Studi e ricerca giustizia riparativa e mediazione, rappresentata dal Presidente dottor Simone Stefani .

Finalità dell’accordo istituire una constante collaborazione finalizzata a fornire supporto alle vittime di reato, in particolare alle vittime vulnerabili, potenziando l’attività di prevenzione e contrasto e dando attuazione concreta sul territorio alla normativa in materia e alle direttive dell’Autorità Giudiziaria.

Tre sono le aree di collaborazione specifica.

La prima è riguarda la misura dell’Ammonimento del Questore, ampliato dalla recente normativa a nuove ipotesi di condotte di violenza domestica, ed è volta ad estendere l’informazione sull’ammonimento  ai cittadini che si rivolgano ad Aleteia, che eventualmente provvederà all’accompagnamento presso la Questura per la presentazione dell’istanza.

Un secondo ambito è individuato con riferimento alle vittime di reati predatori, in particolare anziani, bersaglio di esecrabili truffe e furti con raggiro, prevedendo anche azioni di formazione degli operatori e di informazione e sensibilizzazione in zone di aggregazione sociale frequentate dai cittadini over 65.

Una terza area di operatività è relativa alle vittime di crimini d’odio, ovvero di qualsiasi reato commesso contro un individuo e/o beni ad esso associati, motivato da un pregiudizio che l’autore nutre nei confronti della vittima, in ragione di una “caratteristica protetta di quest’ultima come la razza, l’orientamento sessuale, la religione.  

In tali casi la Questura informerà la vittima e/o i suoi familiari, in sede di denuncia, sulle attività di sostegno psicologico e consulenza legale offerte da Aleteia.  

L’Associazione Aleteia, viceversa, fornirà ai propri utenti una qualificata informazione legale e provvederà all’eventuale accompagnamento presso la Questura e gli uffici dipendenti per la presentazione della querela o denuncia.

La Società della Salute di Firenze, il cui obiettivo è promuovere il benessere della comunità e prevenire condizioni di disagio, collaborerà per quanto di propria competenza, alle attività oggetto dell’Accordo.

Sono previste, inoltre, iniziative formative rivolte agli operatori dei tre ambiti in cui operano i soggetti firmatari e azioni di sensibilizzazione e informazione indirizzate alla cittadinanza.

Referenti dell’Accordo sono per la Questura la Dirigente della Divisione Anticrimine I Dirigente Maria Cristina Papa e la Funzionaria Responsabile dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili Commissario Capo Nadia Giannattasio, per la Società della Salute di Firenze la dottoressa Elisabetta Masala – Incarico di Funzione Anziani e Anziani non autosufficienti e per l’Associazione Aleteia la Vice Presidente dottoressa Laura Basilio.

L’accordo costituisce pertanto, un altro prezioso tassello nella costruzione delle sinergie tra la Questura di Firenze, istituzioni del territorio e associazioni specializzate nella tutela delle vittime vulnerabili. 

Una sinergia delineata nell’arco degli ultimi due anni tramite la Divisione Anticrimine diretta dal Primo Dirigente Dott.ssa Maria Cristina Papa e curata dall’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili di cui è Responsabile il Commissario Capo dott.ssa Nadia Giannattasio, attraverso strumenti strutturati di coordinamento volti a fornire ai cittadini che subiscono reato supporto e assistenza qualificata ad opera di persone specializzate, secondo un linguaggio comune e regole condivise, al fine di promuovere una sempre maggiore efficacia dell’azione di prevenzione e protezione:

 

Il Protocollo Zeus” con il CIPM Toscana APSCentro Italiano per la Promozione della Mediazione”, sottoscritto il 21 giugno 2022  e il Protocollo con il C.A.M. - Centro Ascolto Maltrattanti, sede di Firenze, sottoscritto il 19 dicembre 2022 , entrambi volti alla prevenzione della recidiva attraverso l’invio degli autori di atti persecutori, violenza domestica o di genere, a specifici percorsi di recupero,   

A tal fine, in sede di esecuzione del provvedimento di ammonimento, la persona ammonita viene informata sui servizi attivi sul territorio e sugli enti convenzionati con la Questura.

 

Il Protocollo in materia di “Codice Rosso e Misure di Prevenzione” siglato il 22 novembre 2022 con la direzione delle Case Circondariali di Sollicciano e Gozzini, d’intesa con Presente il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Toscana e Umbria, Pierpaolo D’Andria per lo scambio di informazioni relative alle scarcerazioni dei detenuti ritenuti colpevoli dei cosiddetti reati da “Codice Rosso”.

 

Le misure attuative del Protocollo siglato il 28 aprile 2021 tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e FIPE-GDI (Gruppo Imprenditrici Donne di FIPE), volto ad incrementare i livelli di sicurezza delle donne, individuando modalità nuove ed efficaci per diffondere la cultura di genere anche all’interno dei pubblici esercizi  

 

Il Protocollo di collaborazione tra Questura di Firenze e Artemisia - Centro Antiviolenza APS, sottoscritto il 10 agosto 2023, che ha sancito, strutturato e arricchito la collaborazione pluriennale della Questura con l’Associazione: la Questura ha predisposto una rete di referenti specializzati all’interno delle sue diverse articolazioni - Divisione Anticrimine, Squadra Mobile, Commissariati, Ufficio Immigrazione - per offrire un’accoglienza tempestiva e qualificata e un adeguato supporto alle vittime e garantisce in tutte le fasi operative, l’informazione alla vittima, ma anche a persone che segnalino situazioni di rischio o di reato, sulla presenza e l’azione del Centro antiviolenza ed Artemisia; Artemisia cura l’informazione sulle procedure presso gli uffici della Questura e sull’iter successivo. 

 

Gli effetti positivi di questa rete di collaborazione sono evidenti già in questo primo mese, non ancora concluso, del 2024, se si osservano i dati relativi ai provvedimenti di ammonimento, prezioso strumento di tutela anticipata delle vittime di violenza domestica che, attraverso una procedura improntata alla massima celerità, persegue l’intento di impedire l’escalation delle condotte a tutela dell’incolumità della vittima, avviando l’aggressore, in caso di consenso, ai percorsi di recupero presso i Centri specializzati convenzionati con la Questura.             

Sono stati emessi dal primo gennaio n. 17 ammonimenti per violenza domestica e n. 2 ammonimenti per atti persecutori.

        Analizzando gli ammonimenti per violenza domestica emergono i seguenti dati:

 

Soggetti ammoniti   

Sesso

  • Tutti e 17 maschi

Nazionalità 

  • n.  11 italiani
  • n.  5 stranieri
  • n.1 comunitario

 

Vittime 

Sesso

  • n. 16 femmine (in un caso le vittime sono due, madre e sorella del soggetto ammonito)        
  • n. 2 maschi

Nazionalità

  • n  8 italiane
  • n. 8  straniere
  • n. 1 comunitaria

 

Presenza di minori

  • in 6 casi si riscontra la presenza di figli minori, in 2 casi in coppie conviventi, in 4 casi in coppie separate

 

Relazione autore/vittima

  • n.  9 casi si tratta di relazioni sentimentali cessate   
  • n.  3 relazioni sentimentali in essere
  • n.  3 partner conviventi  
  • n.  3  casi si tratta di relazioni nel nucleo familiare di origine (1 caso: figlio nei confronti di madre e sorella, 1 caso: figlio nei confronti del padre, 1 caso si tratta di fratelli)         

 

Particolari condizioni soggettive

  • n. 3 casi abuso di alcool
  • n. 3 casi con abuso di alcol, associato a uso di sostanze stupefacenti 

 

Nei n.2 ammonimenti per atti persecutori

  • l’ammonito in un caso è uomo, nell’altro è una donna
  • in entrambi i casi le condotte persecutorie si innescano a seguito dell’interruzione di una relazione sentimentale per volontà  del richiedente l’ammonimento

 


29/01/2024

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