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49 anni dopo l’assassino dei poliziotti empolesi in viale Boccaccio, il ricordo di Leonardo Falco, Giovanni Ceravolo e Arturo Rocca è sempre più vivo: il Questore Maurizio Auriemma, con la sindaca Brenda Barnini, scopre una targa commemorativa

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Quasi 50 anni dopo l’assassino dei poliziotti empolesi in viale Boccaccio, il ricordo di Falco, Ceravolo e Rocca è sempre più vivo: il Questore Maurizio Auriemma, con la sindaca Brenda Barnini, scopre una targa commemorativa

Il ricordo di Leonardo Falco e Giovanni Ceravolo, i due poliziotti assassinati il 24 gennaio di 49 anni fa, è sempre vivo nel cuore della Polizia di Stato e degli empolesi; da quest’anno lo sarà ancora di più: questa mattina il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, alla presenza della sindaca di Empoli Brenda Barnini, dei sindaci dei Comuni dell’intera città metropolitana, delle autorità civili e militari, ha scoperto una targa commemorativa, realizzata dall'amministrazione comunale di Empoli, proprio sul luogo dell’attentato che costò la vita ai due poliziotti e nel corso del quale ne fu ferito un terzo, Arturo Rocca.Era il 24 gennaio 1975 quando Falco e Ceravolo, rispettivamente brigadiere e appuntato della Polizia di Stato e Arturo Rocca, anch’egli appuntato, rimasero vittime di un terrorista, durante una perquisizione effettuata nella sua abitazione nell'ambito di un'inchiesta sull’allora Fronte nazionale rivoluzionario.A quasi 50 anni dal tragico evento tutte le istituzioni hanno manifestato insieme agli empolesi grande solidarietà alle famiglie dei tre poliziotti il cui “coraggio al servizio dello Stato costituisce un esempio per tutte le generazioni”, ha sottolineato il Questore Maurizio Auriemma: “da oggi- ha proseguito il Questore della provincia di Firenze - chiunque camminerà in questo viale dove persero la vita due devoti servitori dello Stato, rifletteranno, attraverso il loro ricordo, su cosa significa indossare la nostra uniforme e fino a dove è disposto a spingersi un poliziotto per portare a termine la propria missione, ovvero vegliare su ogni singola vita, proteggendola anche con il sacrificio estremo, facendo appello alla fede che solo l’amore per il prossimo può consolidare in ognuno di noi.”La sindaca di Empoli Brenda Barnini sottolinea che "Commemorare quanto accaduto 49 anni fa, nella nostra città, non è un esercizio di memoria ma è una volontà dell'amministrazione e della comunità. Un dovere che sentiamo nostro e che non viene sopito dal passare del tempo. Quest'anno, in questo giorno di ricordo e riflessione, è stata scoperta una targa alla memoria del brigadiere Falco e degli appuntati Ceravolo e Rocca: si tratta di un monumento alla memoria collocato nel luogo dove avvenne l'attentato, il secondo dopo la pietra d'inciampo collocata negli anni scorsi. Fare in modo che quanto accaduto sia conosciuto a tutte e tutti: questo l'obiettivo che perseguiamo. E' importante per rendere onore a chi ha pagato con la vita il suo impegno per lo Stato e la comunità, oltre che per dire grazie a tutti coloro che lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza. Ed è importante perché quanto accaduto sia patrimonio storico pubblico della nostra città. La storia non è qualcosa di passato, una materia che si studia a scuola o all'università: è uno strumento di conoscenza e consapevolezza, per questo dobbiamo conoscerla e diffonderla".La cerimonia di oggi, articolata in più fasi, ha avuto inizio proprio in Viale Boccaccio in prossimità del civico 25 dove il Questore Maurizio Auriemma ha onorato per primo le tre vittime del terrorismo, Medaglie d’Oro al merito Civile, deponendo, a nome del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, una corona di alloro.Dopo la scopertura della targa, avvenuta alla presenza dei familiari dei caduti, del dirigente del Commissariato cittadino di P.S. Francesco Zunino, del Gonfalone del Comune di Empoli, la stessa è stata benedetta dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Monsignor Luigi Innocenti, accompagnato dall’esecuzione del Silenzio a cura di un Trombettiere - sempre della Polizia di Stato - e dagli onori di un picchetto di agenti dell’VIII Reparto Mobile di Firenze.A seguire la Santa Messa in suffragio celebrata sempre ad Empoli, al Santuario della Madonna del Pozzo, Piazza della Vittoria, da Monsignor Innocenti.Terminata la funzione religiosa, il Questore Maurizio Auriemma ha deposto, a nome del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, un mazzo di fiori ai piedi del cippo commemorativo all’ingresso del Commissariato Empolese, in ricordo del Brigadiere di P.S. Leonardo Falco e degli Appuntati di P.S. Giovanni Ceravolo e Arturo Rocca, Vittime del terrorismo, Medaglie d’Oro al merito Civile.Ai due poliziotti è stata anche intitolata una strada della città di Empoli nel 2004, oltre ad essergli dedicato un monumento e una pietra d’inciampo, sempre nella cittadina empolese.

 


24/01/2024

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