Eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una cittadina peruviana di 38 anni, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di aver favorito la permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri irregolari, in concorso a vario titolo con altri due connazionali, oltre che di trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Secondo quanto emerso, dopo una lunga quanto serrata attività di indagine portata avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Firenze, la donna avrebbe sfruttato l’attività di prostituzione di una quindicina di persone di origine sudamericana.
Quest’ultima, secondo gli inquirenti, avrebbe infatti agevolato l’attività in questione fornendo ai cittadini stranieri, alcuni dei quali non in regola con le norme sul soggiorno, appartamenti dietro pagamento di un canone di locazione assolutamente fuori mercato, chiedendo, a seconda che la conduttrice conducesse nell’abitazione anche il cliente, dai 200 ai 350 euro settimanali, ossia 800/1400 euro mensili per singola camera all’interno di un immobile da condividere con altre persone, senza l’uso della cucina ed in un caso addirittura senza riscaldamento.
L’indagata sarebbe riuscita perciò a percepire per la sub-locazione di un solo appartamento, considerato che al suo interno vi era posto per 4/5 persone, anche oltre 5.000 euro, riuscendo a garantirsi per gli anni 2021 e 2022 un introito mensile di oltre 4.000 euro.
La 38enne, inoltre, avrebbe attribuito fittiziamente a dei “prestanome” il potenziale provento dell’attività illecita, acquistando, per interposta persona, un appartamento, un fondo commerciale ed un’autovettura BMW. La donna, già sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, avrebbe inoltre, più volte violato gli obblighi previsti da tale provvedimento allontanandosi da Firenze.
Le indagini della Squadra Mobile hanno portato all’individuazione di almeno cinque appartamenti sparsi per la città che, secondo gli investigatori, sarebbero stati nella disponibilità dell’indagata.
Oltre alla misura cautelare della custodia in carcere il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze ha disposto anche il sequestro preventivo degli appartamenti in questione, di un conto corrente e di un’autovettura BMW.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposte ad indagini.