Martedì sera, poco prima delle 23.00, la Polizia di Stato ha arrestato un 20enne romeno con l’accusa di rapina aggravata in concorso con persone al momento rimaste ignote.
L’episodio che ha portato il giovane in manette sarebbe avvenuto una manciata di minuti prima in via Cavour, dove un’intera famiglia di turisti norvegesi - padre, madre e figlia - erano a passeggio.
Sulla base di quanto ricostruito l’uomo sarebbe stato improvvisamente avvicinato alle spalle da un gruppetto di almeno tre persone. Uno di queste gli avrebbe preso amichevolmente la mano, rompendo il ghiaccio con un semplice e internazionale “hello my friend”.
In un attimo le sue intenzioni sono apparse più che evidenti: il bersaglio della rudimentale messa in scena era un orologio Herbelin, del valore di oltre 1000 euro, che il malcapitato aveva al polso.
La vittima avrebbe subito ritratto il braccio ma il terzetto non gli ha lasciato scampo: in due lo avrebbero spinto fino a farlo cadere a terra; poi, mentre uno lo teneva fermo con il peso del corpo, l’altro sarebbe entrato in azione sfilandogli il prezioso orologio.
La vicenda ha creato non poco trambusto in strada e le grida delle altre due turiste hanno richiamato rapidamente l’attenzione dei passanti tra i quali un “rider” che aveva appena finito il turno di lavoro.
L’uomo, un 36enne di origine pakistana, senza perdere tempo, si è lanciato all’inseguimento dei rapinatori in fuga con il bottino del colpo.
Due sono riusciti a far perdere le proprie tracce insieme alla refurtiva, ma uno è stato raggiunto nei pressi di via dei Servi e più precisamente in via dei Fibbiai.
Quest’ultimo però, secondo quanto ricostruito, non si sarebbe arreso subito al suo inseguitore, colpendolo con alcuni pugni e strappandogli addirittura la maglietta nel tentativo di liberarsi dalla sua presa.
In pochi attimi è arrivata una volante della Questura che ha così messo un punto alla storia.
La persona derubata al momento avrebbe fortunatamente riportato solo alcune escoriazioni a seguito della caduta, mentre l’arrestato, sempre secondo quanto emerso, all’arrivo degli agenti avrebbe apparentemente accusato un malore.
Soccorso dal 118 e trasportato in ospedale, quest’ultimo è stato poco dopo dimesso senza alcuna prognosi.
In attesa della convalida del suo arresto, le volanti lo hanno infine accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano.
La Polizia di Stato sta ora indagando per identificare i complici dell’arrestato: al vaglio degli investigatori le telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso la scena.