Non sarebbero andati a buon fine due tentativi di truffa quella del “finto tecnico del gas” e quella del “finto avvocato” verificatisi ieri mattina a Firenze, dove le stesse vittime hanno smascherato i malintenzionati.
Il primo episodio è avvenuto intorno alle 11:00 quando la Polizia di Stato è intervenuta in zona Le Cure per la segnalazione arrivata al 112 Nue di un tentativo di truffa ad un 90enne.
Secondo quanto ricostruito, l’anziano rientrando in casa ha notato un uomo a lui sconosciuto, proprio davanti l’ingresso della sua abitazione. Quest’ultimo si sarebbe subito qualificato come addetto alla manutenzione delle tubature del gas chiedendo al 90enne di poter entrare per fare delle verifiche.
Effettuati i fantomatici controlli, l’uomo avrebbe riferito al proprietario di casa di un anomalo innalzamento della pressione del gas che, a suo dire, avrebbe potuto liquefare tutti i metalli – ed in particolare l’oro – e far deteriorare i soldi in contanti qualora li avesse avuti in casa.
Per ovviare al problema, il malintenzionato avrebbe quindi consigliato alla vittima di ammassare tutti i suoi averi sul letto dell’abitazione.
Insospettito dalla strana richiesta l’anziano, mantenendo il sangue freddo, ha invitato il presunto “tecnico” ad uscire dall’appartamento con la scusa di non possedere né beni di valore né tanto meno soldi in contanti.
Proprio in quel momento è tornata a casa anche la moglie, che, per fare chiarezza sulla situazione ha iniziato a fare al finto manutentore un vero e proprio “interrogatorio” con tanto di richiesta di una tessera di riconoscimento.
Vistosi scoperto l’uomo si è velocemente dileguato uscendo dall’abitazione ed i due coniugi hanno immediatamente chiamato la Polizia.
Poco più tardi, intorno alle 13:00, le volanti di via Zara sono intervenute in zona centro per un altro tentativo di truffa, questa volta quello del cosiddetto del “falso avvocato”.
A vivere la brutta disavventura, ma con lieto fine, in questo caso sono stati due coniugi fiorentini entrambi ultra 80enni.
L’episodio ha avuto inizio intorno alle 13:00, quando una telefonata è arrivata sul cellulare della donna. L’interlocutore, un sedicente avvocato, avrebbe raccontato a quest’ultima che suo marito, al momento non presente in casa, era stato poco prima coinvolto in un incidente stradale.
A questo punto il fantomatico “principe del foro” ha anche aggiunto che per sbrigare le pratiche legali del caso la donna avrebbe dovuto racimolare circa 4000 euro.
Dopo un’iniziale e comprensibile stato di shock, fortunatamente, l’anziana, vedendo il marito rientrare tranquillamente in casa, si è subito resa conto di essere stata vittima di un tentativo di truffa.
A questo punto la donna ha chiuso immediatamente la telefonata, non cadendo nella ben collaudata rete dei malviventi ed ha subito contattato la Polizia di Stato che in pochi istanti ha raggiunto i due 80enni.
Meno fortunata, invece, una donna contattata sempre ieri mattina sul telefono fisso della sua abitazione nel centro città: quest’ultima si sarebbe trovata, infatti, a consegnare ad un malvivente circa 3000 euro in contanti.