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Furti tra Sesto Fiorentino e l’ospedale di Careggi: la Polizia di Stato esegue una custodia cautelare in carcere per un 37enne già sottoposto ai domiciliari

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Comm.to Sesto Fiorentino - Rifredi

Sottoposto dal Tribunale di Firenze alla misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché accusato di reati contro il patrimonio, sarebbe recentemente finito al centro di altre indagini della Polizia di Stato relative ad ulteriori furti messi a segno tra Sesto Fiorentino e l’ospedale di Careggi, proprio nel periodo in cui il provvedimento del giudice era in piena esecuzione.

Nei confronti di quello che gli inquirenti riterrebbero essere il protagonista della vicenda, ovvero un fiorentino di 37 anni, la Procura della Repubblica fiorentina ha ora chiesto e ottenuto dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale l’aggravamento della misura con la custodia cautelare in carcere.

A raccogliere tutta una serie di elementi, che secondo quanto emerso, collegherebbero questa serie di reati predatori con il 37enne, sono stati gli agenti delle Squadre di Polizia Giudiziaria dei commissariati di Sesto e Rifredi, con i quali hanno inoltre lavorato in stretta collaborazione anche i poliziotti in servizio attivo e continuativo al presidio ospedaliero del nosocomio più grande della Toscana.

I due commissariati, entrambi facenti capo alla Questura del capoluogo toscano, si sono infatti ritrovati ad incrociare riscontri investigativi su almeno un paio di episodi completamenti eterogenei tra loro.

A Sesto Fiorentino gli investigatori del commissariato cittadino, lo scorso aprile, hanno identificato e denunciato il destinatario del provvedimento per il furto aggravato di una bicicletta, avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di piazza Galvani.

L’uomo, come anticipato già ai domiciliari, avrebbe messo a segno il colpo durante il suo cosiddetto orario di “libera uscita”.

Nelle settimane successive la polizia, sospettando poi che quest’ultimo non fosse stato un episodio isolato, su delega della Procura fiorentina, è andata a fargli visita a casa dove, tra le altre cose, ha scoperto e sequestrato nel garage a lui in uso altre 8 biciclette di sospetta provenienza furtiva e per le quali sono in corso accertamenti per risalire ai legittimi proprietari.

Molte di queste sarebbero addirittura già state messe in vendita on-line su un noto sito web, con tanto di dettagliate descrizioni dei vari modelli.

A tale proposito, qualora le vittime, al momento ignote, non avessero ancora sporto denuncia, sono invitate a farlo presso un qualsiasi ufficio di polizia, mettendosi poi in contatto con il Commissariato di via Gramsci a Sesto Fiorentino.

Se sul versante “furti di bici” la cosa sembrava conclusa, il commissariato di Rifredi si è parallelamente interessato ad alcuni colpi avvenuti invece all’ospedale di Careggi, per lo più ai danni di pazienti o di loro familiari.

In particolare la scorsa settimana sarebbe sparito il portafogli ad una donna degente al pronto soccorso. Le indagini, supportate anche dall’efficiente sistema di videosorveglianza della struttura, hanno rapidamente portato ancora una volta alla stessa persona, successivamente rintracciata proprio a Sesto Fiorentino.

Secondo quanto ricostruito, poco prima di essere fermato dagli agenti, avrebbe fatto incetta di sigarette e gratta e vinci, strisciando più volte le carte di credito (senza utilizzare il pin) della persona derubata in ospedale, con una spesa complessiva di quasi 300 euro.

Tra le circostanze che inoltre, insieme ad altri elementi, avvalorerebbero l’ipotesi investigativa, è emerso che l’indagato si sarebbe fatto ricoverare in più di un’occasione e per malori momentanei, proprio al pronto soccorso teatro di almeno tre furti simili, avvenuti tutti nelle ultime settimane.

A tale proposito sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali e analoghe responsabilità dell’indagato in merito a questi fatti.

L’uomo è stato rintracciato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato nella sua abitazione e accompagnato al carcere di Sollicciano, non prima però che gli agenti di Sesto e Rifredi recuperassero altra sospetta refurtiva tra la quale un paio di computer, tre smartphone e un’altra biciletta.

Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.


03/06/2023

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