Quando si visita un bel posto è quasi sempre innegabile il desiderio di portare a casa un ricordo tangibile del nostro soggiorno.
Così, nei giorni scorsi, questo pensiero comune sarebbe passato anche per la mente di una 38enne italiana - di origini straniere - che, secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, avrebbe provato a lasciarsi alle spalle il capoluogo toscano con dei costosissimi “souvenir” presi dall’area duty-free dell’aeroporto fiorentino.
Tutto apparentemente nella norma, se non fosse che dalla borsa della donna, fermata dagli agenti della Polizia di Frontiera Aerea dell’Amerigo Vespucci, al posto dei classici oggetti ricordo per turisti, sono saltati fuori 9 profumi rubati.
Un bottino di tutto rispetto, del valore commerciale di quasi 2000 euro, subito recuperato dalla Polizia di Stato e restituito all’esercizio commerciale che pochi istanti ne aveva subito il furto.
L’addetta alle vendite, insospettita dai movimenti della signora, aveva infatti allertato i poliziotti che quotidianamente vigilano sulla sicurezza dei viaggiatori e dell’intera zona aeroportuale fiorentina.
I primi riscontri, emersi tramite la visione delle immagini di videosorveglianza, hanno portato i tutori dell’ordine a ricostruire minuziosamente tutte le fasi del furto: l’autrice si sarebbe aggirata tra gli espositori del negozio di cosmetici “preso d’assalto”, infilando, a più riprese, i profumi in una borsa in tessuto.
Dopo aver messo a segno il colpo e una volta uscita, la protagonista della vicenda avrebbe poi messo tutta la voluminosa refurtiva nel bagaglio a mano finito sotto la lente di ingrandimento degli agenti.
Fermata durante un controllo mirato, prima che potesse imbarcarsi su un volo per raggiungere la sua residenza parigina in Francia, è finita in manette con l’accusa di furto con destrezza.
Nei suoi confronti penderebbe inoltre anche un’altra denuncia per un analogo episodio (questa volta merce rubata per un migliaio di euro di valore) avvenuto lo scorso gennaio, sempre a Firenze e nel medesimo contesto aeroportuale.
Al momento il giudice, a seguito della convalida dell’arresto, ha disposto che la viaggiatrice non potrà “cautelarmente” rimettere piede in città e in tutta la provincia.