Le indagini della Squadra Mobile nascono e si sviluppano nell’ambito dell’attività di contrasto alla microcriminalità disposta dal Questore Maurizio Auriemma tra Porta al Prato e le Cascine
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha scoperto a Gavinana quella che gli inquirenti ritengono essere una sorta di “rimessa” di cellulari e apparecchiature elettroniche di provenienza furtiva.
La Squadra Mobile da settimane era infatti a lavoro per individuare anche possibili punti di stoccaggio dei bottini di una serie di furti messi a segno, nell’ultimo mese, soprattutto nella zona tra Porta al Prato e le Cascine.
Diversamente da quanto avvenuto in circostanze passate, per le quali la refurtiva sembrava per lo più gravitare intorno al più grande parco fiorentino, in molti di questi ultimi casi le vittime erano invece riuscite a localizzare per l’ultima volta i propri cellulari rubati nella vasta area di Firenze Sud.
Tra queste, un giovane era stato derubato giovedì sera di un borsone da palestra, portato via dalla sua auto lasciata parcheggiata in piazza Vittorio Veneto. Insieme ai suoi effetti personali erano sparite anche un paio di AirPods che successivamente sarebbero state geolocalizzate proprio nell’area intorno a piazza Gavinana.
I Falchi della Squadra Mobile, non solo hanno rapidamente identificato e denunciato un 24enne originario dell’Est Europa (che gli investigatori ritengono l’autore materiale del furto), sono andati a fondo nella vicenda avviando tutta una serie di specifici accertamenti nell’ambito della cosiddetta ricettazione degli oggetti rubati.
Le indagini hanno così portato a focalizzare l’attenzione degli agenti su un appartamento dove peraltro sarebbe stato notato anche un anomalo “via vai” di persone, che i poliziotti non hanno escluso poter essere riconducibile anche ad una sospetta attività di spaccio di stupefacenti.
Con queste ipotesi di reato alla mano, che spaziavano quindi dalla ricettazione alla droga, venerdì pomeriggio è scattato il blitz dei Falchi della Polizia di Stato fiorentina proprio in quella abitazione a Gavinana.
L’inquilino, un cittadino senegalese di 56 anni (già noto alle Forze di Polizia), ad un’esplicita richiesta degli agenti, ha subito consegnato le AirPods rubate giovedì sera alle Cascine.
Ma i successivi e approfonditi controlli tra quelle mura, hanno portato alla luce una realtà ben più allarmante.
Dal contenitore sotto al letto sono infatti saltati fuori due pacchetti di gomme da masticare pieni di droghe sintetiche: in una c’erano 99 dosi di crack, nell’altra 5 involucri di ecstasy.
Nel cassetto del comodino è stato invece rinvenuto oltre un migliaio di euro in contanti, denaro sequestrato poiché verosimilmente ritenuto provento di spaccio.
L’uomo è subito finito in manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel resto della casa la Squadra Mobile ha poi finito per scoprire anche tutt’altro, ovvero una serie di apparecchiature elettroniche, 6 delle quali già risultate rubate nei giorni precedenti.
Nella lunga lista sono presenti ben 31 smartphone di varie marche e modelli (alcuni curiosamente avvolti nella carta stagnola, dalle note proprietà “schermanti”), 2 tablet, 5 notebook e altre 5 cuffie AirPods.
Per il 56enne è ovviamente scattata anche una denuncia per ricettazione, mentre la Polizia di Stato, che ad oggi ha già restituito i 6 device alle vittime dei furti, è ora impegnata a rintracciare i legittimi proprietari degli altri oggetti sequestrati nel corso dell’operazione.