La notte scorsa la Polizia di Stato si è precipitata in un condominio nella zona di Coverciano, dove alcuni residenti avevano segnalato al 112Nue dei rumori sospetti provenienti da un appartamento non meglio precisato.
La Sala Operativa della Questura, non escludendo la possibilità di trovare dei ladri all’opera, ha mandato subito due volanti a verificare la situazione.
Quando i poliziotti (in foto due dei quattro agenti intervenuti) sono arrivati hanno subito notato le luci accese in una stanza dell’abitazione dalla quale sarebbero provenuti quei colpi sordi cadenzati.
Dopo le prime precauzioni e verifiche del caso i tutori dell’ordine hanno quindi provato ad entrare nella casa, nella quale risultava abitare una signora ultranovantenne; dall’interno però, nessun segno di vita.
Così gli agenti hanno rimediato delle chiavi di riserva della porta d’ingresso da una vicina, decisi ad andare a fondo nella vicenda.
Una volta dentro, con grande stupore, hanno trovato la padrona di casa stremata a terra, proprio accanto al letto.
La donna è stata subito soccorsa, confortata e rimessa sotto le sue coperte, dopo essere stata accompagnata anche in bagno.
Nel frattempo è stata chiamata un’ambulanza che ha accertato immediatamente le buone condizioni di salute della malcapitata.
Secondo quanto ricostruito la signora, dopo essere finita accidentalmente sul pavimento, non sarebbe più riuscita a rialzarsi; per attirare l’attenzione avrebbe quindi cominciato a sbattere ripetutamente le proprie ciabatte sul pavimento.
Il suo non troppo convenzionale SOS, se pur non proprio all’istante, è fortunatamente arrivato all’orecchio dei condomini che, nel dubbio, hanno comunque fatto la cosa giusta: chiamare il numero d’emergenza.
Il pronto intervento della Polizia di Stato, per quella che sembrava in un primo momento una delle tante segnalazioni di furto in abitazione, ha infatti permesso di portare a termine, con pieno successo, un’operazione di soccorso in piena regola.
La signora, che dopo aver sicuramente trascorso un bruttissimo momento da sola, è stata accudita con doverose ma sincere attenzioni dagli agenti, che l’hanno infine riaffidata alle cure del familiare più prossimo.