Sgominata una organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti
Nei giorni scorsi, ad Amsterdam e Rotterdam (NL), investigatori della Polizia olandese e della Squadra Mobile della Questura di Firenze, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria dei Paesi Bassi, nell’ambito di una congiunta attività antidroga, hanno tratto in arresto 7 soggetti (6 cittadini albanesi ed una cittadina polacca), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale di stupefacenti, detenzione abusiva di armi da fuoco e da guerra e riciclaggio di denaro.
L’attività investigativa, iniziata nel maggio del 2015, costituisce l’esito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze - Direzione Distrettuale Antimafia - nel corso della quale è stato disarticolato un pericoloso sodalizio criminale, di matrice albanese, dedito al traffico internazionale di stupefacenti - che dal sud America giungevano in Italia attraverso l’Olanda - ed al riciclaggio dei relativi proventi.
Attesi i rilevanti profili transnazionali delle attività criminali del sodalizio, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze - Direzione Distrettuale Antimafia - in sinergia con l’Autorità giudiziaria olandese, si sono svolte avvalendosi del lavoro del J.I.T., Squadra Investigativa Comune costituita il 6 dicembre 2016 e composta da personale della Squadra Mobile di Firenze – coordinato dalla DCSA e dallo SCO – e del F.I.NEC. olandese.
Le indagini della Squadra Mobile di Firenze, partite dalla cellula dell’associazione operante a Firenze, hanno consentito di individuare le dinamiche criminali dell’organizzazione che, secondo gli investigatori, ha importato cocaina dal Sud America in Olanda, per poi commercializzarla in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia e l’Inghilterra.
Nel corso dell’attività investigativa, lo scorso mese di maggio, a Bari, sono state eseguite 6 misure cautelari, emesse dalla competente Autorità giudiziaria, nei confronti di altrettanti esponenti di spicco dei clan baresi DI COSIMO e PARISI, che avevano individuato nel sodalizio albanese uno stabile canale di approvvigionamento di stupefacente, commercializzato nelle principali piazze di spaccio del Capoluogo pugliese.
L’attività svolta dal J.I.T. ha portato all’arresto, in meno di 1 anno, di 30 indagati, nonché al sequestro di:
- 140 kg. ca. di cocaina - del valore commerciale di oltre 4 milioni di euro - e di 700 kg. di marijuana;
- 4 milioni di euro in contanti;
- 8 armi da fuoco - sia automatiche che semiautomatiche - con relativo munizionamento e di una bomba a mano;
- numerose autovetture ed immobili in Olanda, nonché un esercizio commerciale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’organizzazione criminale era in grado di immettere sul mercato italiano, con cadenza qundicinale, almeno 20 kg. di cocaina, pura al 97%.